Un caso che, per quanto stranamente "silenziato", continua a far discutere e suscitare reazioni, ovunque tranne che nei palazzi che se ne dovrebbero occupare.
Persino la cosiddetta "opposizione" politica, quella che fa finta di blaterale per ogni cosa, su questa cosa esagerata pare inusitatamente distratta.
Ne l'uno nè l'altro, manco a dirlo.
Del resto la stessa Baglieri aveva esordito nel suo ruolo di assessore con una gaffe davvero memorabile, addossando le colpe della grave situazione dei rifiuti alla mancanza di programmazione, dimenticando che il presidente Musumeci che l'aveva appena nominata governava già...da quattro anni.
Adesso, nel silenzio tombale di tutti quelli che qualcosa dovrebbero pur dire, arriva l'intervento di un'altra importante associazione di consumatori, Primoconsumo, con sede a Roma e presieduta dall'avvocato Marco Polizzi, che si rivolge con una PEC direttamente al presidente Musumeci, investendolo direttamente della responsabilità in via gerarchica e paventando persino una violazione di legge in base ad un recente pronunciamento della Cassazione in ordine ai requisiti per l'assunzione di incarichi pubblici:
Egregio Presidente Nello Musumeci
e
Gent.ma Assessora Daniela Baglieri
SudPress ha pubblicato il 29 giugno un articolo da cui sembrava plausibile emergere il mancato pagamento della TARI da ben 5 anni dell’assessora con delega ai rifiuti.
E’ seguito un intervento pubblico del Codacons.
Non risulta che a distanza di 2 giorni (e ormai ne sono passati 6, ndr) dalla grave ipotesi paventata dall’organo di stampa, l’Assessore abbia ritenuto di fare alcun intervento per salvaguardare la dignità del ruolo e della Istituzione Regionale.
Peraltro questo accade in un contesto in cui la questione rifiuti è divenuta una bomba civile.
Dispiace rilevare che neanche il Presidente Musumeci ha sentito il bisogno di intervenire, tanto che Sud Press legittimamente segnala che non ci sia stata nessuna reazione se non quella della battagliera consorella Codacons.
Noi oggi con Primoconsumo abbiamo deciso quindi di agire direttamente e di farlo intanto per via Istituzionale e gerarchica.
Lo facciamo sulla base delle norme italiane e seguendo in proposito la linea della Suprema Corte in una recente sentenza (n. 26860 del 2021) che ha ribadito il principio: non può aspirare a fare il consigliere comunale, né l’assessore o il sindaco, chi ha un debito fiscale nei confronti del Comune. Un’incompatibilità - prevista dal Testo unico enti locali - a ricoprire il ruolo di amministratore, che resiste fino a quando i debiti non sono saldati.
Presidente Musumeci, prendendo esempio dal nostro Presidente Draghi sulla questione 5Stelle e Conte, andrebbe convocata immediatamente una conferenza stampa in cui Lei prende posizione in merito fugando ogni dubbio sulla legittimità delle condotte del Suo Assessore o assumendo determinazioni secondo legge.
Ponendo la massima fiducia sul senso istituzionale delle Vostre persone, distintamente salutiamo.
Avv. Marco Polizzi
Presidente Primoconsumo