Ore cruciali per le sorti dell'Istituto aeronautico Ferrarin di Catania, uno dei pochi in Italia e considerato di assoluta eccellenza e specificità.
Il governo regionale, presieduto da Renato Schifani e con la delega per l'istruzione nelle mani del leghista Girolamo Turano, entro il 5 gennaio potrà modificare il decreto di dimensionamento scolastico che, tra le numerose cretinate, ha previsto l'accorpamento, appunto, dell'aeronautico col nautico, rischiando di combinare l'ennesimo disastro.
Adesso arriva una lettera aperta firmata da alcuni ex alunni che, grzie agli studi ed alle relazioni del Ferrarin, hanno ottenuto soddisfazioni professionali in ambito aeronautico:
"Siamo alcuni degli ex alunni della Quinta A Piloti del Ferrarin -anno scolastico 1979/1980- e desideriamo solidarizzare con quanti oggi, studenti e docenti, stanno lottando per preservare l’autonomia dell’istituto, in previsione della decisione politica di accorpamento con il Nautico Duca degli Abruzzi.
Questa protesta odierna, a noi ex, ci fa ritornare ai nostri anni di battaglie e di manifestazioni per l’ottenimento di una nuova sede, evento che si realizzò dopo il nostro diploma e che consentì all’istituto Aeronautico di Catania di crescere sia come numero di alunni e anche come tecnologia e strumenti nuovi per la didattica.
Non vogliamo che questa evoluzione sia sprecata adesso con questo accorpamento che riporterebbe le lancette indietro a più di un quarantennio.
Con la fame di piloti e nuovi aerei, da immettere nel mercato, che oggi le compagnie aeree hanno, soprattutto vista anche la produzione di Boeing ed Airbus non al passo con le richieste dei vettori, il mestiere di pilota ma, in generale nel settore aeronautico e anche di tecnico e controllore del traffico aereo, figure che il Ferrarin ha sfornato in passato e continua a fare adesso, è uno sbocco lavorativo, ancorché passionale, al quale i nostri ragazzi di oggi possono ancora accedere e realizzarsi qui al sud, stante che il Ferrarin è uno dei 3 istituti statali italiani assieme a Forlì e Roma.
Per questi motivi Il Ferrarin deve restare autonomo.!!!
Sottoscrittori:
Josè Babulano Capo Scalo aeroporti di Venezia e Verona
Angelo Cottone Comandante Alitalia
Gaspare Ligresti Comandante Alitalia
Antonio Marino Comandante Alitalia
Salvo Ravalli 1° Luogotenente pilota Esercito Italiano
Giuseppe Sgroi Controllore del Traffico aereo
Giuseppe Troina Capo Scalo aeroporti Catania, Bari, Brindisi, Comiso"
In Sicilia, a prescindere dalla vicenda limite del Ferrarin di Catania, la situazione delle scuole autonome è sempre più tesa e preoccupante.
Secondo la Flc Cgil siciliana e palermitana, che ha partecipato al tavolo di confronto tra assessorato e sindacati di ieri pomeriggio, il recente provvedimento contenuto nel decreto Milleproroghe ha gettato ombre oscure sull'istruzione nell'isola, con tagli alle autonomie scolastiche che avrebbero un impatto significativo sulla qualità dell'educazione.
Risparmiare a scapito dell'istruzione: un gioco pericoloso
La decisione del governo di consentire alle Regioni di derogare fino al 2,5 per cento rispetto al numero delle scuole da tagliare può sembrare un piccolo passo avanti, ma secondo la Flc Cgil, questa operazione è una maschera per l'effettiva riduzione delle risorse destinate all'istruzione. Questo provvedimento rischia di mettere a repentaglio il futuro degli studenti siciliani.
18 Autonomie "salvate" ma per un solo anno
Le conseguenze di queste decisioni saranno notevoli. In Sicilia, ciò si tradurrà in soli 18 istituti autonomi "salvati" per l'anno scolastico 2024/2025, tra cui 15 istituti superiori e 3 istituti comprensivi. Il totale dei tagli alle autonomie scolastiche annunciati per l'anno successivo sarà di 75, invece dei 93 originariamente previsti, ma ne seguiranno altri 23 nell'anno successivo.
Dettagli provinciali: Palermo e Catania le più colpite
Per capire l'entità del problema, è necessario dare un'occhiata ai tagli provinciali. La provincia di Palermo, invece delle 19 autonomie inizialmente annunciate, perderà 17 scuole autonome. Altre province subiranno tagli significativi, come Trapani (8), Ragusa (6), Caltanissetta (5), Agrigento (7), Catania (14), Enna (3), Siracusa (8) e Messina (7).
Un Provvedimento temporaneo inutile
Nonostante il provvedimento sia presentato come positivo dal governo regionale, i segretari generali della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizzo e Fabio Cirino, ritengono che sia inutile nella sostanza: i tagli alle autonomie scolastiche rimarranno confermati per il triennio successivo, mettendo a rischio l'istruzione in Sicilia.
I segretari Flc Cgil, Adriano Rizzo e Fabio Cirino, non nascondono la loro disapprovazione. Considerano questa operazione come un ennesimo tentativo di risparmio a spese dell'istruzione italiana.
Avvertono che questi tagli, insieme ad altre misure come l'autonomia differenziata e la riforma degli istituti tecnici e della filiera tecnologica, porteranno all'impoverimento dell'istruzione e alla disarticolazione della scuola, mettendo in pericolo il sistema educativo previsto dalla Costituzione italiana.
La situazione nelle scuole siciliane è delicata, e i cittadini e i lavoratori del settore sono sempre più preoccupati per il futuro dell'istruzione nell'isola. Resta da vedere come questa decisione influirà sulla qualità dell'educazione e sulla vita degli studenti e degli insegnanti in Sicilia.
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