Nel cuore pulsante del centro storico di Catania, precisamente in Via Garibaldi altezza civico 54, sorge una colonnina di ricarica elettrica per automobili.
Peccato che questa colonnina non funzioni da molto, troppo tempo.
Nonostante le segnalazioni ripetute al servizio ENEL X WAY tramite email gli utenti rimangono privati del servizio di ricarica.
Proprietari di auto elettriche vengono informati tramite la APP del punto di ricarica più vicino, ma spesso si trovano di fronte all'ennesima delusione quando raggiungono il luogo e scoprono la colonnina fuori servizio.
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La reazione più comune? Un sospirato "Eh, siamo a Catania..." Un triste epitaffio al persistente menefreghismo.
La redazione di Sudpress non ha potuto fare a meno di chiedere spiegazioni al servizio di supporto dell'azienda responsabile della gestione.
E cosa hanno risposto? Beh, dopo 16 giorni di silenzio assordante, sembra che nessuno abbia ancora avuto il coraggio di mettere piede sul luogo per riparare il guasto.
E la colonnina resta imbalsamata con il nastro adesivo!
Mentre la città rimane imprigionata nell'immobilismo, c'è un discorso più ampio da affrontare.
Anzi più di uno.
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La collaborazione pubblico-privato: un'alleanza o un patto con il diavolo?
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L'integrazione di veicoli elettrici con fonti di energia rinnovabile potrebbe essere una realtà, ma solo se ci sono impegno e azione tangibile da parte di tutti gli attori coinvolti.
In definitiva, l'investimento in soluzioni di mobilità urbana sostenibile è essenziale per il futuro delle nostre città. Ma finché le colonnine elettriche rimarranno "fantasmi" nel panorama urbano, non possiamo che chiederci: chi sta davvero tenendo le redini del cambiamento?
E infine, ma non ultimo: chi controlla che la concessione di spazi pubblici per servizi di questo tipo vada davvero a vantaggio dei cittadini e che queste colonnine siano mantenute in efficienza?
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