La Pasqua è, dovrebbe essere, Resurrezione.
Una resurrezione che Catania attende da decenni mentre marcisce in una putrefazione che nessuna fiction di 44esimo livello potrà mitigare.
Basta fare un giro per le vie del centro per assistere ad una sequela di saracinesche abbassate e giacigli di senza tetto che tornano più numerosi ogni volta che li sgomberano.
Ma è la Villa Bellini, il principale parco cittadino, il settecentesco dono di don Alvaro Paternò Castello principe di Biscari, a rappresentare in maniera inequivocabile il livello di inadeguatezza raggiunto dalla classe di governo di questa città, in tutte le sue articolazioni. Proprio tutte.
La coppia di ragazzi è dovuta giungere in strada, in via Etnea, per ottenere attenzione ed assistenza dai passanti: all'interno della Villa nessun presidio,
La notizia si diffuse il 3 febbraio, nel pieno delle festività agatine, e non impedì i selfie sghignazzanti della cosiddetta “classe dirigente”, persino la premier in versione Evita affacciata festante al balcone del Palazzo degli Elefanti, come fossero nella cristalleria dell'incoscienza, dell'irresponsabilità.
Le critiche furono forti, e quindi promesse e garanzie, immancabili comitati per l'ordine e la sicurezza. Ancora.
Risultati? Nessuno!
Di due giorni fa l'altra notizia: un'altra coppia di ragazzini, maschio e femmina minori di 14 anni, aggrediti e pestati a sangue per “gioco” da un altro branco di bulli in bicicletta che, anche loro indisturbati, se ne sono potuti andare tranquillamente senza che nessuno intervenisse.
Anche loro sono dovuti arrivare in strada prima di trovare assistenza ed attendere i genitori che hanno poi sporto denuncia.
La beffa che questo avveniva mentre dalla Prefettura emanavano il comunicato che annunciava un piano straordinario di sicurezza a seguito dell'innalzamento dell'allerta per i rischi collegati al terrorismo internazionale.
Ci vorrebbe Totò col suo classico “ma mi facci il piacere”: non riescono a controllare un giardino comunale interamente recintato e dovrebbero riuscire a proteggere obiettivi sensibili?
Magari con la stessa efficienza mostrata a San Berillo Vecchio.
Verrà la Pasqua, anche per Catania.
Ma non è oggi.
Leggi anche:
(IN)Sicurezza a Catania, interviene l'ex Vice Questore e sindacalista Marcello Rodano: il caso San Berillo: quando i poliziotti furono costretti a ritirarsi