381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
381142701_793395249453303_3251258523139570544_n.jpeg
900x250 fringe
900x250 fringe
900x250 fringe
sudpresslogo

facebook
instagram
youtube
whatsapp
sudpresslogo

CONTATTI

multigrafica-grafiche-mediterraria-sud-nera2
style2
style2
style2
style2
style2
salute2
salute2
salute2
salute2
salute2
salute2
e se sudpress tornasse di carta (1)
e se sudpress tornasse di carta (1)
e se sudpress tornasse di carta (1)

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

 

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

 

gusto2
gusto2
gusto2
sport2

redazione@sudpress.it
direttore@sudpress.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

redazione@sudpress.it
direttore@sudpress.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

Su SudSALUTE I tatuaggi e il rischio di linfoma maligno: un legame inquietanteSu SudGUSTO Insalata di arance e finocchi: un tripudio di colori e tradizione sicilianaQuesto primo giorno lavorativo del 2025 lo dedichiamo al ....Lavoro. Con i 40 di carriera del maestro coiffeur Salvo CarusoSu SudSPORT La San Silvestro a mare la vince sempre Riccardo TorrisiSu SudSALUTE Ictus: in Italia 120mila casi ogni anno, ma prevenirlo è possibileSu SudGUSTO Capodanno in Sicilia: il menù della tradizione tra Palermo e CataniaAuguri ad Italia e Sicilia che sopravviveranno anche a questi cialtroniSu SudSPORT Sergio Parisi ci porta nel nuovo anno: «2024 straordinario, due campi di calcio a Librino nel 2025»Su SudSALUTE Prevenzione delle Infezioni Correlate all'Assistenza: Palermo al centro di una sfida cruciale per la sanitàSu SudGUSTO Da Monterosso Almo a Villasmundo: il nostro viaggio enogastronomico tra Presepi Viventi siciliani.

Soda caustica e acqua ossigenata nel latte, 90 tonnellate sequestrate.

30-04-2024 07:30

Christian Costantino

Cronaca, Focus, latte tossico, latte, soda caustica,

Soda caustica e acqua ossigenata nel latte, 90 tonnellate sequestrate.

Ci mancavano solo latte e formaggi adulterati

inchiesta-trevalli-1024x538.jpeg

Soda caustica e acqua ossigenata.

Stiamo disinfettando un ospedale? 

No, stiamo facendo latte, o meglio, latte inacidito corretto (o corrotto) per mascherare il cattivo stato di conservazione dei prodotti destinati alla grande distribuzione.

 

Brutto affare scoperto grazie ad un blitz dei Nas con l’Unità investigativa Centrale del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari.

 

L’obiettivo dei controllori un caseificio sussidiario del gruppo TreValli Cooperlat, tra i protagonisti italiani nel campo di latte e formaggi, l’azienda Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, Pesaro-Urbino.

 

Che un gruppo alimentare medio grande come quello TreValli e Cooperat debba ridursi a mascherare qualche litro di latte, è il vero dubbio.

 “Qualche” perché considerando la grande distribuzione, 90 tonnellate non sono nemmeno un quantitativo esagerato considerando che Parmalat ne lavora quasi 9 milioni di quintali.

 

Le sorti di quello che più che un caseificio sembrava uno stabilimento petrolchimico sono scontate:

celle frigo, vani di conservazione, pallet con prodotti scaduti e enormi quantitativi di soda caustica e ossigenanti utilizzati per eliminare tracce di latte andato a male. Tutto sequestrato e messo sotto inchiesta.

 

Solo 90 tonnellate di latte? No. 

Oltre a questo anche 110 tonnellate tra formaggi, yogurt, panna, ecc… 

Tra i prodotti NON caseari invece 2,5 tonnellate di sostanze chimiche.

 

Ma come riuscivano nell’intento?

Il latte viene conservato nei silos per diversi giorni per ridurre la carica batterica e neutralizzare l'acidità, oltre che ad evitare che i controlli di laboratorio rilevino eventuali alterazioni. 

 

Poi viene utilizzato del latte contaminato da aflatossine, un fungo che contamina anche il foraggio delle mucche. 

Il latte, infatti, risultava con valori totalmente fuori norma.

 

Non nasce per pura casualità questa indagine. 

Un ex dipendente licenziata ha collaborato con i NAS per la riuscita dell’operazione e non si è limitata a parlare solo della materia prima, ma anche di come il gruppo alimentare tratta i dipendenti.

 

Le sue rivelazioni: 

“Quello che succedeva lì dentro era noto a tutti, compresi i sindacalisti che non battevano ciglio. In particolare, io sono rimasta 22 anni senza essere assunta stabilmente. Si lavorava a stagione, che equivale però a 365 giorni”.

 

Per quanto riguarda il prodotto finale, l’ex dipendente continua:

“Quando arrivava dalla Germania non c’erano problemi, era di ottima qualità e non veniva trattato, tuttavia veniva conservato in maniera sbagliata.

Veniva portata la soda caustica che arrivava in scaglie, sciolte con l’acqua calda e poi, attraverso dei procedimenti, messe nel circolo della produzione dei prodotti”.

 

Viene poi dichiarato che molti dipendenti hanno provato a distogliere quello che sembrava più un laboratorio malefico per esperimenti contro l’umanità che una fattoria dove viene prodotto latte e, sempre secondo la fonte, i dipendenti venivano minacciati di licenziamento quando si rifiutavano di raffinare la materia prima.

 

Nessun prodotto TreValli o Cooperlat è stato ritirato.

 

In uno stato dove per mesi v’è stata una polemica sterile tra farina di grillo, carne sintetica e prodotti Made in Italy, ci si aspettava un rogo in piazza con tutti i prodotti caseari.

 

Evidentemente il latte alla soda caustica con profumi di acqua ossigenata è una nuova eccellenza tutta italiana.

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010 – PIVA 05704050870 - ROC 180/2021
Edito da: Sudpress S.r.l. zona industriale, c.da Giancata s.n. – 95121 Catania

NEWSLETTER

Rimani aggiornato su tutte le news e gli eventi promossi da Sudpress

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER