In una svolta significativa per la tutela dei lavoratori esposti al caldo afoso, il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha emanato un'ordinanza che impone limitazioni al lavoro durante le ore e i giorni più caldi nei settori a rischio.
Questa decisione arriva a meno di una settimana dalla bocciatura della mozione presentata dall'opposizione in consiglio comunale, che chiedeva un intervento analogo da parte del Sindaco di Catania, Enrico Trantino che a questa soluzione si è opposto con un intervento in consiglio comunale scatenando le reazioni di opposizioni e sindacati del lavoratori.
Un intervento, quello del sindaco Trantino, che ormai si somma ai precedenti che stanno diventando dei veri e propri meme: dalle giravolte sulla gestione SAC al porto alla negazione sul PalaLyliana, etc.
Contesto della Decisione
L'ordinanza regionale stabilisce che durante i mesi estivi, nei giorni in cui le temperature superano una certa soglia, i lavori nei settori ad alto rischio di esposizione al caldo, come l'edilizia e l'agricoltura, devono essere sospesi nelle ore centrali della giornata.
Questo provvedimento è stato accolto con favore dagli esponenti del campo progressista, che avevano già sollecitato un simile intervento a livello comunale: “Il presidente della regione Schifani ha emanato infatti un'ordinanza, su tutto il territorio regionale, che dispone esattamente quello che chiedevamo nella mozione," dichiarano gli esponenti del campo progressista. "Purtroppo né il Sindaco né la sua maggioranza, non tutta per fortuna, hanno ritenuto la proposta meritevole di approvazione."
Impatto e Reazioni
L'adozione del provvedimento da parte del Presidente Schifani rappresenta una smentita diretta nei confronti del Sindaco Trantino e della sua amministrazione, che avevano rifiutato la mozione adducendo motivazioni che evidentemente il governatore ha ritenuto indegne di accoglimento, aprendo ad uno scenario di delicata contrapposizione all'interno della stessa maggioranza di centro destra.
"A questo punto il minimo che il Sindaco possa fare è scusarsi con tutti quei lavoratori che chiedevano semplicemente un diritto, ovvero lavorare in condizioni dignitose," hanno affermato i rappresentanti di Movimento 5 Stelle, PD, Sinistra Italiana e Europa Verde in una dichiarazione congiunta.
La presa di posizione del Presidente della Regione, espressione della stessa compagine politica del Sindaco, pone quest'ultimo in una posizione scomoda e lo costringe a rivedere le proprie scelte, ed in ogni caso a dare esecuzione ad una ordinanza di un organo superiore che lo smentisce.
Salute e Sicurezza sul Lavoro
Al di là delle beghe tra di loro, La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori durante i periodi di caldo intenso è una questione di crescente importanza, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici che stanno rendendo le estati sempre più torride.
Le alte temperature possono provocare colpi di calore, disidratazione e altre condizioni mediche gravi, specialmente per coloro che svolgono lavori fisicamente impegnativi all'aperto.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il calore estremo è una delle principali cause di morte legate al clima. Le categorie di lavoratori più vulnerabili includono non solo gli edili e gli agricoltori, ma anche i lavoratori dei servizi di emergenza e della logistica, che spesso operano in condizioni di calore eccessivo senza adeguate misure di protezione.
Prospettive Future
La decisione di Schifani potrebbe aprire la strada a ulteriori regolamentazioni a livello regionale e nazionale, con l'obiettivo di garantire condizioni di lavoro sicure e salubri per tutti i lavoratori. Inoltre, potrebbe fungere da esempio per altre amministrazioni locali, incoraggiandole ad adottare misure simili per la tutela della salute dei loro cittadini.
L'ordinanza emanata dal Presidente della Regione Siciliana rappresenta un passo importante verso la protezione dei lavoratori dai rischi legati al caldo estremo.
Tuttavia, la controversia politica che ne è seguita evidenzia la necessità di un approccio meno superficiale e dilettantistico da parte delle amministrazioni locali e regionali per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e garantire la sicurezza sul lavoro.