Le elezioni erano state indette con avvio delle procedure previste a partire da lunedì 1 settembre, ma la decisione del TAR di Catania di accogliere il ricorso della lista “Ordiniamoci” rimette tutto in gioco.
Negli ultimi mesi, l'Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Catania è stato al centro di una serie di controversie che hanno portato a un conflitto istituzionale di vasta portata.
Le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo, previste per il quadriennio 2025-2028, sono state oggetto di pesanti contestazioni da parte della lista "Ordiniamoci" e del sindacato Nursind, che hanno denunciato irregolarità procedurali e ostacoli alla partecipazione democratica.
Le Accuse e la Risposta Istituzionale
Secondo le denunce, il presidente uscente dell'OPI, Carmelo Spica, avrebbe deliberatamente ostacolato la presentazione della lista "Ordiniamoci", escludendola due volte dalla competizione elettorale. Le accuse si concentrano principalmente sulla presunta irregolarità nelle procedure di autenticazione delle firme, elemento cruciale per la partecipazione alle elezioni.
La situazione ha raggiunto un punto di svolta quando, a seguito di un ricorso presentato dai membri della lista "Ordiniamoci", il TAR di Catania ha deciso di sospendere in via cautelare le procedure elettorali, riconoscendo la presenza di "estrema gravità ed urgenza".
Il Decreto del TAR e le Conseguenze
Il decreto del TAR, emesso dalla presidente Agnese Anna Barone, ha sospeso l'efficacia delle elezioni indette, fissando una nuova udienza per il 1° ottobre 2024.
Questa decisione rappresenta un importante riconoscimento delle problematiche sollevate dai ricorrenti, ma ha anche accentuato la crisi di credibilità all'interno dell'OPI di Catania, già segnata da forti divisioni e tensioni.
Prospettive Future e Implicazioni
Con la sospensione delle elezioni, il futuro dell'OPI di Catania rimane incerto.
La decisione del TAR ha messo in evidenza non solo le irregolarità procedurali, ma anche una più ampia crisi di rappresentanza che potrebbe avere conseguenze durature sull'istituzione.
Gli sviluppi futuri dipenderanno dall'esito dell'udienza di ottobre e dalle eventuali azioni correttive che verranno intraprese per ristabilire un clima di fiducia e trasparenza.
L'OPI di Catania, un'istituzione fondamentale per la tutela della professione infermieristica, si trova ora a dover affrontare una sfida cruciale per la sua stessa legittimità e per la fiducia dei suoi iscritti.
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