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Policlinico di Catania: 3,5 milioni di euro per un reparto inesistente?

24-01-2025 05:00

Christian Costantino

Inchieste, Focus, appalti, catania, malasanità, policlinico,

Policlinico di Catania: 3,5 milioni di euro per un reparto inesistente?

Una strana storia di appalti e controlli ad occhi chiusi

Prima di parlare di ciò, e proprio per evitare di passare per azziccusi  [trad: cogliere necessariamente sul fatto qualcuno], è necessario spiegare come siamo arrivati a questo edificio: per caso.


Con la redazione ci siamo recati per un servizio non legato a questa inchiesta e, uscendo dall'edificio, ci siamo accorti di questo cantiere a cielo aperto. Con un po' di malizia  abbiamo dato una semplice occhiata al cartello edilizio e fatto qualche ricerca.

photo_2025-01-20_17-56-50.jpeg

Che sta succedendo? In realtà nulla di nuovo: l'ennesimo scempio che riguarda il rapporto tra sanità, gare d'appalto e quella parolina che provoca un orgasmo alla Regione Sicilia: emergenza.

 

Facciamo qualche passo indietro.

 

In pieno dramma Covid, ai tempi dei cinquecento morti al giorno per intenderci, la Regione stanziò ben 3.362.495 €. Ma per cosa? Vediamo nel dettaglio la gara:

 

06.01 - LAVORI REALIZZAZIONE N.9 POSTI DI TERAPIA SUB-INTENSIVA U.O. MEDICINA D'URGENZA E N.6 POSTI TERAPIA SUB-INTENSIVA U.O. PNEUMOLOGIA POLICLINICO DI CATANIA P.O. RODOLICO - EDIFICI 1 E 4 - EMERGENZA COVID 19 - TI-SIC_CATANIA_1027VIA S. SOFIA06.01.02 - LAVORI RISTRUTTURAZIONE U.O. PNEUMOLOGIA REALIZZAZIONE POSTI TSI E U.O. MEDICINA URGENZA REALIZZAZIONE POSTI TSI P.O. RODOLICO - EDIFICI 1 E 4 - EMERGENZA COVID 19 - TI-SIC_CATANIA_1027.

 

Quindi, se capiamo bene: all'interno del Policlinico di Catania (cittadella universitaria), si intendeva costruire un reparto esclusivamente dedicato ai pazienti Covid. Con il senno di poi, e una volta finita la pandemia, quasi sicuramente sarebbe diventato un reparto utile per le terapie intensive.

 

Lungimiranza, efficienza, sicurezza. Tutto perfetto. Vediamo questo magnifico reparto.

Esatto, non esiste.


Forse questo edificio era una sorta di opera d'arte concettuale, cioè: "l'edificio esiste solo se credi al concetto stesso di esistenza" o qualcosa del genere. Non sappiamo, possiamo aspettarci di tutto.
Opera d'arte o meno, il reparto non c'è, ma lo stato dei lavori risulta ancora attivo.

Chi ha vinto la gara, ovvero Cytec s.r.l., risulta già oggetto di cronache giudiziarie. Diversi giornali, tra cui Il Mattino, La Stampa, Il Fatto Quotidiano e altri quotidiani locali nel napoletano (luogo d'origine della Cytec), già nel 2022 parlavano della società invischiata in un caso di corruzione e turbativa d'asta.

 

Qui tutti gli articoli:

 

- https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/lecce/1397022/gallipoli-lavori-al-pronto-soccorso-appaltati-nel-2021-e-mai-partiti.html


- https://www.lastampa.it/cronaca/2022/04/28/news/appalti_a_pozzuoli_indagato_responsabile_agora_del_pd-3160532/


- https://www.ildispariquotidiano.it/it/fatture-ordini-falsi-fotomontaggi-e-cambi-societari-bloccano-lampliamento-del-rizzoli/

 

Quest'ultimo articolo cruciale e significativo per la specularità dei fatti. 

Ringraziamo per la segnalazione il giornalista napoletano Gaetano Di Meglio , direttore de Il Dispari, un inserto del Mattino.

 

Tra l'altro, l'appalto risulta affidato nel febbraio 2022, ma già il 18 marzo dello stesso anno la napoletana Cytec, quindi appena un mese dopo l'aggiudicazione, affidava in subappalto i lavori ad una ditta catanese , tale I.T.R. srl con amministratore il sig. Antonino Zappalà.  

Ma allora all'appalto perché non partecipava direttamente questa ditta?

 

Comunque sia, per il momento non ci interessano le dinamiche di questo affidamento diretto travestito da gara d'appalto e, meno ancora, ci interessa come le varie società abbiano spartito i compiti.

Dobbiamo invece concentrarci sul perché, in una zona sensibile come un pronto soccorso, a distanza di tre anni c'è ancora una struttura in costruzione. Progettata per una situazione di estrema emergenza, dove serviva celerità a causa del numero di morti che avevamo ogni giorno, e con 3.362.495 € alla mano, in questo reparto non si vede nemmeno un'aspirina.

 

Concludiamo con un paio di domande alle quali speriamo di avere risposta:

 

- All'epoca dei fatti, era nota la Cytec per essere una società già soggetto di cronaca giudiziaria?


- Quali sono i parametri di controllo dell'anticorruzione?


- Se dobbiamo attenerci al cartello edilizio in mostra, come mai non ha una data di inizio e fine lavori?


- Ora che l'emergenza Covid è finita, a cosa servirà questo futuro reparto, ammesso e concesso che si stia ancora lavorando per completarlo?

 

PS: costi, date, subappalti, cessioni, etc. li approfondiremo nella prossima puntata.

 

PRECISAZIONE PER TRASPARENZA DELL'ARTICOLO:

 

In video viene mostrato un reparto incompleto.  

Fonti del Policlinico, peraltro non coinvolto nell'operazione gestita dalla struttura commissariale regionale, precisano che quello del video riguarda uno dei tre lotti afferenti l'appalto complessivo. Gli altri due sono stati consegnati, inaugurati e funzionanti.  Per questo ancora incompleto si attende la fornitura di alcuni complementi ed i lavori dovrebbero essere consegnati entro il prossimo giugno.

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