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Canili a Catania: troppe anomalie, le denunce degli animalisti

26-05-2017 21:28

Barbara Corbellini

Inchieste, appalti, catania, comune, monumenti, Severino, carabinieri paternò, carmelo platania, Don Bosco, viaggio,

Canili a Catania: troppe anomalie, le denunce degli animalisti

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Dalla fine del 2012 al 2017 oltre 2 milioni di euro liquidati dal Comune di Catania all’ex Nova Entra, ora “Rifugio di Concetta”. Continue proroghe per soli due bandi, l'ultima di 168 mila e 248 euro



Queste sono solo alcune ambiguità nel sistema si gestione del canile catanese più noto alle cronache giudiziarie.



Guardando i documenti pubblicati nel sito del Comune di Catania si nota che per il periodo di novembre e dicembre 2012 sono stati liquidati 111 mila e 72 euro; nel 2013 oltre 332 mila euro; nel 2014 circa 604 mila e 966 euro; nel 2015 si parla di 384 mila 73 euro; per il 2016 di 526 mila e 790 euro; nell’ultimo periodo di gennaio e febbraio 2017 arriviamo a 168 mila 248 euroDETERM-D i liquidazione ! DICEMBRE - 2016 RIFUGIO DI CONCETTA Provv. Liquidaz. IL Rifugio di Concetta gen-feb 17 (1)



Dalle testimonianze delle associazioni animaliste LAV e L’Altra Zampa e confrontando le determine pubblicate nel sito del comune emergono alcune anomalie.



Primo: su ogni determina dirigenziale si legge che viene liquidata una somma di denaro al canile per servizio di cattura, ricovero, custodia, adozione e mantenimento in vita dei randagi di quella struttura. Ma in nessun documento viene indicato il numero esatto dei cani!!



In sei anni possibile che risulti sempre lo stesso identico numero dei cani? Se il canile da in adozione gli animali o qualche cane è troppo anziano o malato e non ce la fa il numero di animali non può essere sempre lo stesso, per logica dovrebbe variare.



Confrontiamo ad esempio il periodo di settembre e ottobre 2014, per il quale sono stati liquidati 116.952,40 euro più iva, con il periodo di maggio e giugno 2015  a 98.870,10 euro. In entrambi i casi si tratta di un periodo di due mesi ma con cifre differenti. Questa differenza da cosa dipende? Varierà il numero dei cani? Ciò non è affatto specificato da nessuna parte e l’interrogativo rimane.



Altra questione riguarda il bando: il primo risale al 28 dicembre 2012 per un importo di 853 mila e 200 euro. La gara sarebbe stata aggiudicata alla Nova Entra con un ribasso dello 0,5% per 2,60 euro al giorno a cane, quando la legge regionale prevede una quota da 3,50 a 4,50. La somma del bando di gara di 853 mila e 200 euro sarebbe stata sufficiente solo per 328 cani.



Mentre la seconda gara d'appalto riferita al periodo tra il 2015 e il 2017, tre anni, ha un valore di 2 milioni e 270 mila euro. Anche quest'ultima venne aggiudicata alla Nova Entra. In questo caso, unico, anche al centro cinofilo "La Porziuncola" venne riconosciuto un importo di 39 mila 528 euro che comunque evidenzia una netta sproporzione rispetto ai canili di San Giovanni Galermo.



I contratti pubblici, per legge, non possono essere prorogati perché l’unica ammessa è possibile nel momento in cui viene fatta l’altra gara, e solo in quel caso. Ed è strano che il comune non espleti una nuova gara.



Visitando il sito del comune di Catania e controllando anno per anno dal 2012 ad oggi sono state pubblicate dal 2015 a oggi un'infinità di proroghe, per la precisione circa nove in soli due anni.



Nel documento del 2014 di affidamento dell'incarico di Dirigente Sanitario Veterinario per l'organizzazione e la gestione sanitaria all'interno del canile viene indicato che il numero dei cani è proprio di 600, ma la legge regionale prevede un tetto massimo di 400 cani.



“Noi come LAV –dichiara l’associazione animalista che da anni si batte per denunciare le presunte irregolarità della struttura- abbiamo segnalato l’inefficienza delle amministrazioni. Quella struttura non viene chiusa perché non ci sarebbero delle valide alternative. Sono passati 3 anni dall'inizio del procedimento giudiziario per le strutture dei canili di San Giovanni Galermo e nessuno dei comuni coinvolti, nemmeno quello di Catania, ha pensato di trovare delle alternative? Non hanno fatto nulla e continuano a spedire i cani li dentro”.



Queste sono solo alcune delle ambiguità evidenziate in questi anni, ma tanti altri aspetti destano delle perplessità riguardo il numero dei cani, l'esistenza di censimenti periodici e lo smaltimento dei rifiuti organici.



Nel prossimo "capitolo" Sudpress approfondirà l'aspetto dello smaltimento dei rifiuti e dell'idoneità della struttura.


Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010 – PIVA 05704050870 - ROC 180/2021
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