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Sprofonda il consenso per il governatore: regione allo sbando tra commissariamenti infiniti, sanità devastata e aeroporti svenduti
Renato Schifani è il presidente di Regione meno gradito d’Italia.
Lo certifica l'ultima rilevazione SWG pubblicata dall'ANSA sulla classifica del gradimento dei governatori: con un misero 25% di consensi, in calo di altri due punti rispetto al 2024, il 75enne presidente della Regione Siciliana si piazza nuovamente all'ultimo posto.
Un dato imbarazzante, che non sorprende chi in questi anni ha dovuto assistere al sistematico smantellamento di ogni settore strategico dell'isola da parte del suo governo.
Una Regione interamente commissariata: e con quali risultati?
Schifani, da presidente eletto con appena il 16% degli aventi diritto, si è trasformato nel “commissario di se stesso”.
Non pago del potere che gli deriva dalla carica, ha assunto direttamente le redini della sanità, dei rifiuti e delle infrastrutture autostradali.
I risultati? Un disastro a catena.
Sanità allo sfascio, con liste d'attesa infinite, ospedali al collasso e l'Asp di Palermo - la più importante dell'isola - lasciata da mesi senza direttore generale.
Rifiuti fuori controllo, con impianti mai realizzati, discariche sature e costi in crescita esponenziale a carico dei cittadini.
Autostrade in stato pietoso, tra cantieri eterni e tratti pericolosi, mentre Schifani proroga e commissaria senza costrutto.
La farsa delle nomine e degli enti regionali
A completare il quadro di un potere gestito in maniera personalistica e clientelare, il commissariamento permanente di quasi tutti gli enti regionali.
Basta guardare alla Camera di Commercio del Sud Est, commissariata da oltre due anni e mezzo senza che sia mai stato consentito un normale processo elettivo. Anzi deliberatamente impedito.
E la SAC, società di gestione degli aeroporti di Catania e Comiso, dove gli amministratori in carica da più di un decennio continuano ad essere prorogati con l'evidente complicità di un governo regionale che ha ormai rinunciato ad ogni parvenza di trasparenza.
Aeroporti: Catania in svendita, Comiso abbandonato
Il caso SAC merita un capitolo a parte.
Mentre Schifani promuove una discutibile operazione di privatizzazione dell'aeroporto di Catania, in assenza di un dibattito pubblico e con sospetti gravi sulla gestione, l'aeroporto di Comiso è stato letteralmente abbandonato.
Nonostante investimenti pubblici vicini ai 100 milioni di euro, lo scalo è oggi ridotto ad un deserto con voli cancellati e servizi inesistenti.
Agrigento 2025: l'ennesimo fallimento
Nemmeno sul piano culturale il presidente riesce a brillare.
Dopo aver sbandierato come un successo la nomina di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2025, Schifani ha piazzato alcuni suoi uomini di fiducia alla guida del progetto, con il risultato che a metà dell'anno la situazione è già scandalosamente in stallo.
Progetti fermi, fondi non ancora spesi e una narrazione promozionale senza contenuti.
Le Terme e le promesse tradite
Sulle Terme di Acireale e Sciacca, simbolo dello sperpero pubblico e dell'incapacità amministrativa, il governo Schifani si è distinto solo per burocrazia e rinvii.
Aveva promesso soluzioni rapide, ha prodotto bandi inefficaci e proroghe che sanno tanto di beffa per i territori interessati.
La Sicilia pretende risposte: Schifani non può darle
In questo scenario desolante, il dato del 25% di gradimento non è un incidente statistico: è la fotografia esatta di un fallimento politico totale.
La Sicilia sta pagando un prezzo altissimo per un governo regionale senza visione, senza competenze e senza risultati.
I cittadini lo hanno capito.
E, se la politica ha ancora un senso, è tempo che anche il presidente Schifani lo capisca e ne tragga le conseguenze.
O quanto meno lo facciano quanti vogliono provare a non farsi trascinare a fondo.