Di Davide Matranga Sono in bilico le poltrone a Sindaco e traballano ancor di più quelle di chi pensava di essere a pochi metri dal traguardo, considerando i ballottaggi odierni e di domani una pura formalità. Si perché, se la legge dei numeri non inganna, il dato che suona pericolosamente è quello relativo all’affluenza alle urne: a Bagheria, oggi, alle 12 aveva votato quasi l’8%, esattamente meno della metà dello scorso turno. E così, nella città delle Ville, la competizione si fa interessante e potrebbe favorire il candidato del Movimento 5 Stelle, Patrizio Cinque, che dopo essere stato sopra di poco più di un punto e mezzo sull’avversario del PD, Daniele Nicola, adesso potrebbe contare sullo zoccolo duro degli attivisti grillini bagheresi e bissare il successo del 25 maggio diventando il primo sindaco grillino nella provincia di Palermo. Un Cinque che a SUD aveva detto, forse per raccogliere quanti più consensi possibile, “nè Renzi, nè tantomeno Grillo amministreranno la città di Bagheria, con me amministreranno i cittadini”. Nella cittadina normanna di Monreale, anch’essa a pochi chilometri da Palermo, è il candidato del partito democratico Pietro Capizzi, qualora fossero confermati gli stessi dati bagheresi relativi alle affluenze, a “rischiare” di non aggiungere l’esiguo 5% che gli basterebbe in virtù del precedente 45,1%. Confida, dunque, nel capovolgimento delle sorti Alberto Arcidiacono, sostenuto da tre liste civiche, in virtù del fatto che, tutto sommato, la spiaggia di Mondello per i Monrealesi non è poi tanto lontana, sebbene in molti, da quelli parti, dal punto di vista balneare spesso preferiscano Balestrate e Alcamo. Ancora più “rischiosa”, infine, la situazione a Termini Imerese dove l’uscente Salvatore Burrafato, che conta su un ampio sostegno, che va dal PD a NCD, Megafono e alcune liste civiche, dovrebbe semplicemente aggiungere un “misero” tre per cento al suo precedente quarantasette per riottenere la poltrona di primo cittadino. Sarebbe uno smacco davvero grande non potere dare continuità al mandato ma, sugli scherzi delle urne, confida però l’avversario Agostino Moscato che tuttavia deve recuperare un gap abbastanza vistoso, avendo ottenuto il 31,04% lo scorso 25 maggio. Rimane comunque tempo per votare ancora fino alle 22 di stasera e domani, lunedì 9 giugno, dalle 7 alle 15.