di Mattia S. Gangi, foto di Roberto Silvestro
Da oltre 4 mesi i lavoratori dell'ODA, Opera Diocesana Assistenza, non percepiscono lo stipendio per l'attività svolta presso l'Asp di Catania. Una situazione che a detta dei sindacalisti presenti alla manifestazione di oggi, un sit-in davanti al palazzo Esa - è ormai intollerabile ed alla quale si deve trovare una soluzione immediata. La causa dei mancati pagamenti è attribuibile ad i ritardi, definiti cronici, con cui vengono erogate le rimesse da parte dell'Asp. Proprio per questo motivo la protesta dei 440 lavoratori ODA si è concretizzata in un sit-in di protesta che ha visto coinvolte circa 50 persone.
Intervistato dai microfoni di SUD Press il Segretario Generale UIL F.P.L. di Catania, Stefano Passarello, ha spiegato ai nostri lettori le motivazioni della protesta. "L'Asp di Catania - argomenta Passarello - deve pagare le fatture per i servizi prestati dall'azienda Oda, e nonostante l'accordo della direzione dell'ODA con la prefettura di Catania (che prevedeva il pagamento delle fatture ogni 40-50 giorni), non si sono rispettati i tempi. Questo perché, per vari motivi, tra i quali ritardi nelle nomine dei commissari, si è perso tempo. Oggi serve una direttiva vera che serva per aiutare i lavoratori a non restare in questa agonia che non consente loro di poter provvedere per i bisogni minimi".
Due giorni fa l'Asp avrebbe firmato le fatture che costituiscono un acconto per due delle quattro mensilità dovute ai lavoratori dell'Oda, non si sanno però i termini per il pagamento delle restanti due. "Non si capisce come mai l’A.S.P. di Catania sia inadempiente, nonostante gli impegni presi con le organizzazioni sindacali ed il prefetto, a liquidare i mandati di pagamento entro la prima settimana di giugno - dicevano il 2 Luglio il segretario generale della FP, Gaetano Agliozzo, il segretario FP Cisl, Armando Coco e il segretario della Uil Fpl Stefano Passarello- È dunque proclamato lo stato di agitazione del personale".