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Intervista all'assessore Girlando sul futuro delle partecipate

10-12-2014 11:39

Lucia Murabito

amt, Asec, Comune di Catania, multiservizi, sostegno, gammazita, castello ursino,

Intervista all'assessore Girlando sul futuro delle partecipate

partecipate-.jpg


Intervistato da Sud, l’assessore al patrimonio Girlando fa il punto sulla situazione delle partecipate del comune di Catania. Ecco il piano organico che cambierà l'assetto delle partecipate nel 2015



 



Cinque le più importanti, cinque anche le più complicate.



Parliamo di Multiservizi, Sostare, AMT, Asec e Sidra: i cinque colossi del Comune di Catania, le cinque “figlie” che per anni hanno dilapidato le risorse finanziare del Comune.



Tra vertenze e sventati licenziamenti, impelagati in solleciti da parte dei Revisori dei Conti e delibere della Corte dei Conti siciliana, la situazione delle partecipate è stata al centro del dibattito cittadino degli ultimi mesi.



Oggi, l’assessore Girlando fa con Sud il punto della situazione e comunica quello che finora è sembrato mancare: un disegno complessivo di revisione della gestione delle società partecipate.



Come cambierà l’assetto delle partecipate nel 2015?



“Per tre di queste si inizierà il processo di dismissione. Multiservizi e Sostare saranno invece mantenute in tutto il 100% fdi partecipazione comunale. Occorre, infatti, distinguere le partecipate in due gruppi: da una parte Multiservizi e Sostare, dall’altra AMT, Asec e Sidra. Mentre le prime svolgono servizi che sono direttamente legati all’amministrazione, le altre sono impegnate in servizi che interessano direttamente il cittadino”.



Sono per così dire commerciali, quindi. E questo cosa comporta nella loro gestione?



“Riflettendo su quanto richiesto dall’art. 42 della Legge di Stabilità, abbiamo deciso quali sono le partecipate indispensabili e a quali,invece, invece il comune potrebbe rinunciare almeno parzialmente. Bene, una volta risanati i conti, mentre terremo il 100% delle quote di Multiservizi e Sostare, abbiamo deciso di cominciare la dismissione di Asec e AMT con la cessione delle quote di minoranza. Per AMT in particolare si dovrà anche verificare le direttive del Governo sull'accorpamento tra imprese di trasporto pubblico locale ”.



E come stanno i conti delle società in questione? Sono come si dice dei “carrozzoni”?



“No. Già nel 2014 siamo riusciti a portare in pari i bilanci e anche se in qualche caso non ci siamo perfettamente riusciti, le perdite non sono dell’entità alla quale si era ormai quasi abituati negli anni passati”.



E parlando di problemi da risolvere o risolti ogni partecipata ha avuto i suoi.



Gestioni inappropriate, assunzioni scriteriate, aumenti dei monti orari solo per garantirsi un bacino di voti a ridosso delle elezioni del 2013. Multiservizi e Sostare ne sono l’esempio più eclatante.



“Il caso Sostare l’ho denunciato io stesso: a ridosso delle elezioni del 2013 fu approvato un immotivato aumento da 30 a 33 ore settimanali di lavoro per tutti i dipendenti. Quando le 30 ore erano già in eccesso rispetto alle esigenze di copertura oraria e territoriale dell’azienda. E il Tar ce ne ha dato ragione”.



Quindi piccoli grandi aggiustamenti sono già stati fatti?



“Con il contratto di solidarietà per Multiservizi siamo riusciti a scongiurare l’ennesimo anno in perdita. Adesso puntiamo sui pensionamenti anticipati per risolvere del tutto. Sostare tornando al regime delle 30 ore ha scongiurato il problema. Asec riceverà 2 milioni e mezzo l’anno di contributi che gli spettano da anni ma che la precedente amministrazione non aveva richiesto: questo ci consentirà di raddoppiare il suo valore economico e ci aiuterà nella sua immissione nel mercato. Puntiamo alla cessione delle quote a grandi imprese di settore di rilevanza nazionale ed europea. E poi ci siamo dotati di un regolamento di controllo dei conti e delle azioni delle partecipate molto all'avanguardia: si controllerà prima dopo e soprattutto durante. ”.



Sidra?



“Sidra ha nascosto per anni i problemi, come la polvere sotto il tappeto. Ma adesso il tappeto lo abbiamo tolto e le questioni vengono a galla. I problemi principali riguardano i rapporto a tre Comune-Sidra-Casalotto e la cattiva riscossione delle quote dovute, così come la gestione dei crediti che l’azienda vanta. Con i privati, non solo con l’amministrazione. Ma anche queste questioni contiamo di portarle a soluzione massimo entro il 2015”.



Fatte le pulci alle partecipate, parliamo dei conti del Comune. Il bilancio di previsione del 2014 è stato approvato con molto ritardo…



“Non così tanto, se pensa che secondo le previsioni nazionali è possibile approvarlo entro il 30 di settembre. Questo tra l'altro la dice lunga sul fatto che lo Stato sa bene che ci sono dati che non è possibile avere per tempo".



Come sarà il 2015?



Sarà un anno importante, ci saranno dei cambiamenti epocali per quanto riguarda il sistema di contabilità e cambierà nuovamente il sistema delle tasse locali. E' evidente che se ogni anno cambiano i parametri di riferimento diventa difficile programmare per tempo. Noi ci proveremo".



 



 


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