Le domande sono indubbiamente calate, ma invece di chiedersi perché, l'Amministrazione taglia il problema riducendo i posti messi a bando, il personale impegnato e i fondi stanziati. E a dirlo non è Catania Bene Comune, ma il capitolato d'appalto della gara che scadrà a gennaio Ancora asili nido. Che le domande pervenute agli uffici dell'assessorato ai servizi sociali siano calate è un dato di fatto. Una stima del Comune, a fine 2013, parlava di 1.269 domande pervenute per l'anno 2012; nel 2014 - lo abbiamo già riportato in un precedente articolo - le domande sono appena 422. Ma il valzer di accuse, di comunicati e contro-comuncati a seguito della denuncia di Catania Bene Comune va avanti da giorni. Il neo nominato assessore Villari avrebbe, però, fatto meglio a tacere e prendere tempo per studiarsi le carte, le dichiarazioni e le promesse di chi lo ha preceduto. Perché, purtroppo per lui, le carte parlano e dicono cose diverse dalle sue. Dal Comune viene richiesto di coprire un servizio per 360 bambini. Punto. Meno bambini significa meno insegnanti, ma anche meno soldi stanziati. E i conti comunali tornano in sesto. Questo il punto focale. Invece di chiedersi perché le richieste siano calate del 70% rispetto agli anni precedenti, l'amministrazione prende la via più comoda: prende atto del calo e riduce posti da assegnare, personale addetto e fondi stanziati. In barba ai famosi 740 posti promessi ai quali corrispondevano circa un centinaio di insegnanti. E poi, posti e numeri non sono certo frutto dell'immaginazione di Matteo Iannitti o dei sindacati. Vengono fuori proprio della stima fatta a fine 2013 che abbiamo riportato in foto ad inizio articolo e che sono rintracciabili anche tra i tanti comunicati stampa del Sindaco e dell'ex assessore Trojano. "C'erano uccelli del malaugurio - dichiarava il Sindaco il 9 gennaio di quest'anno - che spingevano perché questo servizio cessasse. La nostra risposta è questa: gli asili riaprono e ci saranno più bambini e più servizi". L'obiettivo, ed è sempre Bianco ad affermarlo, era di arrivare a coprire 960 posti " mettendo Catania in condizioni di privilegio rispetto a tutte le città del Sud" diceva. #Enzohaitoppato
A parlare, per esempio, è il capitolato d'appalto al quale concorreranno le cooperative che hanno fornito finora il sevizio delle ausiliarie negli asili nido e che scadrà a gennaio 2015.
I sindacati hanno già comunicato lo stato di agitazione e per martedì, ad asili chiusi per le festività natalizie, le ausiliarie hanno già promesso protesta davanti Palazzo degli elefanti. "Noi il servizio lo abbiamo sempre garantito e sempre lo garantiremo" dichiarano.