"Si conferma il fallimento della Giunta" afferma Matteo Innitti. Di seguito la nota di Catania Bene Comune sulle dimissioni di Trojano e la nomina di Angelo Villari "Le dimissioni di Fiorentino Trojano e la nomina da parte del Sindaco di Catania Enzo Bianco di Angelo Villari, ex Segretario Generale della CGIL, ad Assessore ai Servizi sociali rappresentano atti politici importanti che è indecente minimizzare a semplice "avvicendamento". L'amministrazione della città e in particolare dei servizi sociali sono questioni serie che interessano la vita di migliaia di persone. Mortificare le attività di un assessorato così importante riducendolo a strumento per un regolamento di conti all'interno di un'area politica-sindacale significa sancire il disprezzo della Giunta verso la città e verso i bisogni dei suoi abitanti. Il fatto che a meno di due anni dalle elezioni i gruppi in Consiglio Comunale si siano totalmente trasformati e scomposti e si proceda a un rimpasto di Giunta (un insulto all'intelligenza dei catanesi negare che lo sia) dimostra la grande crisi politica che attraversa l'amministrazione e l'incapacità a gestire la città e i suoi tanti problemi. Il ritorno della "primavera" si conferma un bluff e la coalizione che ha riportato Bianco a Palazzo degli Elefanti si dimostra inesorabilmente un'accozzaglia litigiosa e senza programmi del tutto inconsapevole delle emergenze che vive la città, attenta solo ad accontentare qualche esponente politico. Accogliamo con soddisfazione le dimissioni dell'Assessore Trojano, che avevamo richiesto da tempo. Tale atto conferma il fallimento dell'amministrazione nel settore del welfare e dei servizi sociali, come da noi ampiamente denunciato negli scorsi mesi. Asili nido, assistenza agli anziani e ai disabili, assistenza ai minori, lotta alla povertà, diritto alla casa sono allo stesso tempo l'elenco delle emergenze e l'elenco delle promesse mancate di questa amministrazione. La nomina di Angelo Villari, ex Segretario Generale della CGIL di Catania, ad Assessore comunale pone due questioni. La prima è che la CGIL decide di entrare con ancor maggior forza nell'amministrazione Bianco. Un atto incomprensibile e suicida per un sindacato che dovrebbe contestare le politiche antisociali e recessive di questa amministrazione. Il gruppo dirigente della CGIL, completamente integrato all'interno del Partito democratico, conferma le logiche lobbiste che lo animano. Per una parte del gruppo dirigente della CGIL di Catania essere sindacato sembra più un fatto utile a ottenere ruoli politici che a difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. La seconda è che Angelo Villari, dopo aver lasciato la guida della CGIL, è sembrato Odisseo alla ricerca della sua Itaca. Prima un assessorato regionale, poi di nuovo un assessorato regionale e adesso il ripiego sulla città di Catania. Viene da chiedersi se questa nomina sia stata fatta nell'interesse della città o nell'interesse di un'area politica-sindacale che doveva ricollocare uno dei suoi leader. Noi assicuriamo che daremo subito da fare al nuovo assessore: va immediatamente rivisto il sistema di asili nido che rischia ridimensionamento, privatizzazione e chiusura. Vanno emessi i pagamenti alle cooperative. Va affrontata l'emergenza abitativa in città.