Rimpasto si, rimpasto no, rimpasto entro lunedì, no entro sabato, domani, no dopodomani. Intanto, la Corte dei Conti ha convocato gli assessori. In contestazione pare ci sia l'utilizzo, non consentito, di poste di bilancio per spesa in investimenti invece impegnate quale spesa corrente. In ogni caso sarebbero stati sforati parametri importanti e la Regione è rimasta in brache di tela. Politicamente, invece, si perde tempo prezioso ed i problemi sul tappeto mettono a dura prova la capacità di leadership di tutti i protagonisti politici che da mesi si dibattono nel gioco del decidere di non decidere, approvando due leggi impugnate perché incostituzionali. Per qualcuno occorrerà attendere il varo della riforma costituzionale al Senato, ma pare che le cose stiano diversamente. Nei singoli gruppi parlamentari la transumanza sta toccando livelli di indecorosa pratica, mai raggiunti prima. E persino il gruppo parlamentare del Megafono, la creatura più vicina al Presidente Crocetta, potrebbe clamorosamente abbandonare il padre fondatore per aderire al Partito socialista europeo, formazione vicina al vice ministro Nencini. Si consumerebbe così una rottura pesantissima, motivata dalla totale inconcludenza delle iniziative politiche di questi mesi con un rimpasto che sembrava orientato al rilancio e che invece sembra sia stato rinviato sine die. Intanto, le indagini della magistratura vanno avanti e l'autunno vedrà fronti caldissimi, Quattro di sicuro appaiono comportare grandi fibrillazioni: le indagini di Palermo sulle attività dell'assessorato all'energia e quello al territorio, le attività investigative legate alle partecipate e alla gestione dell'assessorato all'economia, le vicende, sottoposte alle lenti di ingrandimento della magistratura nissena e palermitana, che si sono succedute nella conduzione dell'assessorato alle attività produttive, gli esiti delle indagini su cosa sia accaduto negli ultimi 24 mesi all'assessorato alla Salute.. Tempi, insomma, particolarmente difficili che fanno tornare come probabile le elezioni anticipate, con un ultimo sondaggio che da il movimento 5 stelle al 38% in Sicilia.