

E' la conseguenza del sequestro dei mezzi alla Catania Multiservizi, ma è assurdo che non si sia ancora trovata una soluzione Nessun fotomontaggio, la foto l'abbiamo scattata noi di Sud questa mattina. Potrebbe sembrare la provocazione di un ironico cittadino, ma non è di questo che si tratta, purtroppo.

Così, quello che i turisti vedono - appena arrivati all'aeroporto Fontanarossa per passare in città il weekend di Pasqua - non è l'Etna, non è il mare e neanche lo splendido barocco, ma sacchi neri accatastati sulle aiuole e cumuli di rifiuti vegetali abbandonati a seguito della potatura di alberi e siepi. Il sequestro dei mezzi della Multiservizi paralizza la manutenzione ordinaria della città. Gli operai dell'azienda continuano il loro lavoro di manutenzione del verde, ma non avendo possibilità di eliminare il fogliame e i rami in eccedenza, li lasciano lì, abbandonati in mucchietti, in attesa che qualcuno li venga a ritirare. Peccato che ancora non sia ben chiaro a chi spetti il compito. Nel frattempo la zona più verde della città - quella di Fontanarossa, Librino e S. Giorgio - si sveglia con questa vista: aiuole perfettamente potate ma piene di rifuti. Possibile che a distanza di 15 giorni dal sequestro dei camion alla Multiservizi l'Amministrazione non abbia definito un piano alternativo alla rimozione dei rifiuti vegetali prodotti dalla manutenzione al verde?





