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Mafia, sequestrato il patrimonio degli eredi del clan Graziano

19-05-2016 06:02

redazione

Cronaca, guardia di finanza, palermo, guerra dei Roses, associazione rita atria, furto in villa,


Operazione dei finanzieri del Nucleo speciale di Polizia tributaria tra Palermo e Udine, nel mirino i beni degli imprenditori vicini alle famiglie dei Madonia e dei Galatolo



I finanzieri del Nucleo speciale di Polizia valutaria stanno eseguendo nelle provincie di Palermo e Udine un provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale di Palermo - Sezione misure di prevenzione, nei confronti di alcuni eredi dei mafiosi Giovanni e Domenico Graziano. La misura giunge al termine del procedimento di prevenzione, avviato dalla sezione specializzata della Procura di Palermo. 



Il sequestro riguarda: 81 beni immobili, quattro società, un autoveicolo e un'imbarcazione e colpisce Camillo, Massimiliano e Roberto Graziano, nipoti del capomafia Vincenzo, attualmente detenuto al regime del 41 bis. Secondo gli inquirenti i Graziano sarebbero cresciuti imprenditorialmente grazie al sostegno e alla protezione delle famiglie mafiose dei Madonia e dei Galatolo, alleate storiche dei corleonesi di Riina. 



Il provvedimento colpisce principalmente Domenico Graziano, deceduto alla fine del 2013: contro di lui le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Gaspare Mutolo, Salvatore Cucuzza, Giovanna e Vito Galatolo. Graziano, prima di morire, si era trasferito a Udine dove ha reinvestito i guadagni illeciti accumulati. Il figlio Camillo è stato coinvolto nella maxi inchiesta sui clan palermitani denominata Apocalisse. L'altro figlio, Massimiliano, ritenuto socialmente pericoloso, sarebbe, secondo il tribunale, direttamente coinvolto negli illeciti affari di famiglia.



Il sequestro ha riguardato anche Roberto Graziano, figlio di Giovanni, recentemente condannato a 9 anni e 4 mesi per associazione mafiosa, estorsione e concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso. Imponeva agli esercizi commerciali le slot machines di società a lui vicine chiedendo pure il pagamento del pizzo.


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