Si spaccano i sindacati. A mancare allo sciopero indetto da Fast Confsal e Faisa Cisal le sigle Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che si dissociano e spiegano che " non è corretto creare disagi giocando sulla pelle dei concittadini". I sindacati autonomi: "Servi sciocchi" Continuano le proteste da parte dei dipendenti AMT che si sono riuniti per manifestare il disagio della loro condizione lavorativa. Gli operatori dell'azienda al collasso, insieme ai sindacalisti di Fast Confsal e Faisa Cisal, hanno più volte espresso il loro disagio e denunciato la grave situazione di precarietà che sono costretti a vivere ormai da tempo. Mancano i fondi, i mezzi sono troppo pochi per poter garantire un servizio efficiente alla città e i dipendenti sono costretti a lavorare anche 9 ore al giorno.
La drammatica situazione della partecipata del Comune di Catania si riflette non solo su dipendenti e passeggeri, ma anche sulle sigle sindacali. In merito alla crisi dell'Amt, infatti, si spaccano i sindacati. Alcune di queste, in particolare Cgil, Cisl Uil e Ugl, così come annunciato, non hanno partecipato allo sciopero di oggi. “In un momento in cui la situazione dell’Amt è molto delicata- hanno detto i sindacati- all’unanimità abbiamo deciso di intraprendere un altro percorso, che riteniamo più incisivo per la risoluzione dei problemi, mantenendo però una posizione sempre scettica nei confronti della gestione aziendale, facendo sentire forte la nostra voce ogni qual volta è necessario. Crediamo infatti sia giunto il tempo dell’assunzione di responsabilità da parte di tutti, anche perché riteniamo non sia corretto creare disagi giocando sulla pelle dei nostri concittadini, che non possono più continuare a subire una situazione come quella che si è venuta a creare negli ultimi mesi. E’ arrivato –concludono gli esponenti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.per noi il momento della proposta oltre alla protesta, tant’è che nei prossimi giorni chiederemo un’audizione alla commissione consiliare trasporti del Comune di Catania, per esporre il nostro pensiero su questa vicenda e cercare di contribuire ad una decisa inversione di tendenza tale da garantire la sopravvivenza del trasporto pubblico locale nella nostra città metropolitana." A pensarla diversamente i sindacati che questa mattina hanno preso parte al corteo di protesta partito dalla sede dell'Amt in via Sant'Euplio per poi proseguire verso via Etna. "Sono pienamente soddisfatto- ha detto Giovanni Lo Schiavo, segretario di Fast Confsal- perchè oggi hanno aderito allo sciopero anche lavoratori associati ad altre sigle sindacali. Catania è paralizzata e la delegazione dei due sindacati saranno a breve ricevuti dal vice prefetto Monea." In una nota i due sindacati che hanno promosso lo sciopero hanno definito "servi sciocchi" quei "pseudo-sindacalisti", come loro stessi li chiamano, che non vogliono creare altri disagi ai cittadini. Ad intervenire anche il dipendente e segretario della Confsal, Giuseppe Cottone. "Attualmente i lavoratori Amt sono in una profonda crisi dovuta al fatto che non vi alcuna certezza del futuro. Oggi- prosegue- mi fa piacere dire che i lavoratori hanno dimostrato di essere uniti e compatti. Lo sciopero ha avuto un'adesione totale e questo dimostra che i dipendenti non scioperano solo per lo stipendio ma anche per le preoccupazioni legate al futuro lavorativo. Adesso- conclude- ci aspettiamo da parte delle Istituzioni una seria presa di posizione."