Mentre a Catania si svolge la festa dell'Unità noi ci occupiamo di Librino.E' da sempre uno dei quartieri più dimenticati della città: su di esso, l'ombra della delinquenza e dell'abusivismo che caratterizza il mercato illegale delle case popolari. Al punto 4 del programma elettorale di Enzo Bianco si leggeva l'auspicio di "mettere al centro le periferie". Dopo 3 anni di sindacatura, Librino è meno emarginato? Lo abbiamo chiesto ai consiglieri circoscrizionali Orazio Grasso (Grande Catania) e Giovanni Cannavò (PD) Continua il viaggio di SUD Press per le strade della città. Dopo un anno di sopralluoghi, consigli di circoscrizione e segnalazioni per dar voce alla comunità catanese, abbiamo chiesto a due esponenti dei quartieri - uno di maggioranza e uno di opposizione - un giudizio sull'amministrazione. Bianco ha superato la metà del suo mandato, quali cambiamenti hanno vissuto le zone di San Giorgio, Librino, San Giuseppe La Rena, Zia Lisa, Villaggio Sant'Agata in questi 3 anni? "Ci sono stati tanti miglioramenti. La messa in sicurezza di Santa Maria Goretti, l'accordo con la Multiservizi grazie a cui abbiamo 3 operatori fissi nella zona, l'ottima disponibilità della ditta Oikos per la pulizia delle strade, la consegna di Villa Fazio, la nascita di due scuole superiori, l'illuminazione e i marciapiedi in gran parte sistemati. Abbiamo dato più volte il nostro Teatro alle scuole e ai cittadini richiedenti. Inoltre, abbiamo risolto il gravoso problema spostando il mercatino dalla stradale di San Giorgio che bloccava tutta la zona. Adesso stiamo lavorando alla gara d'appalto per il Palazzo di Cemento e ad assicurare custodi negli asili per evitare i periodici furti", ha detto il consigliere di maggioranza a cui ha controbattuto in modo lapidario Grasso. "Sono migliorate piccolezze ma con molti sforzi della municipalità. a Librino mancano i servizi e i trasporti fondamentali. E' una periferia isolata", ha detto l'esponente di opposizione. Secondo il consigliere della II Circoscrizione Massimo Ruffino, l'unica zona di Catania in cui si è attuato l'intento di "mettere al centro le periferie" è proprio Librino. Oggi il quartiere è meno "distante" dal centro della città? Come giudica il dialogo con Palazzo degli Elefanti?
"Le periferie rimangono in uno stato di abbandono. I proclami in campagna elettorale di Bianco su Librino non sono stati mantenuti", secondo Grasso. "Non abbiamo la bacchetta magica, la colpa non è di Bianco - ha replicato Cannavò - La manutenzione stradale, i semafori, i marciapedi, sono tutte segnalazioni che spesso non trovano risposta dai dirigenti. L'amministrazione penso che non sia giornalmente informata su tutto. Per esempio, ho segnalato più volte la mancanza di un passaggio pedonale all'uscita Sud del porto per i viaggiatori che arrivano da Napoli. Non è mai stato fatto mentre sono stati spesi dei soldi per l'ingresso del porto commerciale. Tra le istituzioni, basterebbe la presenza giornaliera delle forze dell'ordine per cambiare il quartiere". Sul decentramento, Catania rischia il commissariamento da parte della Regione per non aver rispettato la legge che impone di dare "competenze" ai quartieri. Che utilità ha oggi il consiglio di circoscrizione? Cosa gestisce e come lavora sul territorio?
"Attualmente è uno spreco di denaro pubblico. O ci danno le deleghe o è meglio chiudere le municipalità. Non voglio il denaro in mano ma l'ascolto", ha detto il consigliere di maggioranza a cui si è aggiunta la critica del collega Grasso. "Le circoscrizioni sono completamente disconnesse dall'amministrazione centrale. Oggi non possiamo operare, il nostro ruolo è solo propositivo a una giunta che poi resta sorda ai nostri richiami. Siamo completamente isolati. Le municipalità sono solo un carrozzone ma eliminarle è un'idea folle, è necessario dar loro autonomia", ha detto il consigliere di opposizione.