Crisi Amt, La Rosa apre il dialogo sul contestatissimo ordine di servizio 38. Sindacati: "Pronti a collaborare"

I segretari provinciali della FAISA-CISAl Romualdo Moschella e della Fast Confsal Giovanni Lo Schiavo, commentano le ultime dichiarazioni del neopresidente dell'azienda trasporti Puccio La Rosa: "Finalmente pare abbiano sposato il caso AMT"

"Comprendo le preoccupazioni e le ansie di tutte le sigle sindacali sul futuro e sull’indirizzo da dare all’azienda del trasporto pubblico catanese". Sono parole importanti quelle di Puccio La Rosa, neopresidente dell’AMT, che riapre lo spiraglio di un accordo tra i lavoratori e l'azienda. "Ai sindacati, come già espresso nei singoli incontri di presentazione avuti, ribadisco la volontà di collaborazione e scambio costruttivo e concreto nell’interesse della Città di Catania, dei lavoratori e dell’azienda".

Le affermazioni del neopresidente dell'AMT segnano un momento di tregua con i sindacati autonomi, che negli ultimi giorni si erano mostrati ancora critici nei confronti dei vertici aziendali. La richiesta principale sempre la stessa: eliminare l'ordine di servizio n.38.

"Desidero tranquillizzare tutte le organizzazioni sindacali, i lavoratori e la città sul fatto che, tanto dalla Regione siciliana quanto dal Comune di Catania, sono stati dati segnali chiari, certi e incoraggianti rispetto agli impegni economici nei confronti dell’AMT", continua La Rosa spiegando punto per punto gli impegni assunti dagli assessori regionali e da Palazzo degli Elefanti.

"L’Assessore regionale ai Trasporti Pistorio, infatti, ha mostrato viva attenzione all’AMT. Inoltre, l'Assessore al Bilancio Baccei ha attivato il Dipartimento Economia e Finanza per inserire nella legge di variazione di bilancio le somme spettanti alla nostra azienda per il TPL e quelle relative alla definizione dell'annosa vicenda legata al doppio taglio che dall'anno 2012 ha subito l’AMT. Allo stesso modo il Comune di Catania ha dato impulso alle procedure per giungere al rinnovo del contratto di servizio con l’AMT. Ho ricevuto da Luca Sammartino, componente della Commissione bilancio all'Ars, ampie rassicurazioni circa il fatto che nessun debito fuori bilancio relativo all’AMT è stato bocciato in tale ambito istituzionale".

Queste premesse, secondo La Rosa, permettono di creare le basi per poi dare avvio a una "chiara road map"  per il " risanamento e il rilancio dell’azienda". "In questi primissimi giorni di intenso lavoro, di concerto con tutto il Cda e con l’Amministrazione Bianco, che ringrazio, - continua il presidente dell’AMT – abbiamo già avviato una rigorosa e puntuale attività di ricognizione di ogni elemento di criticità aziendale e studiato ipotesi di intervento che è nostra intenzione discutere e confrontare con i sindacati per primi e più generale con tutti i lavoratori per costruire una squadra coesa e vincente".

"Ecco perché è nostra volontà rimuovere ciò che oggi impedisce il dialogo, a cominciare dal contestatissimo ordine di servizio n. 38, - precisa il presidente – con un metodo coerente alle esigenze dell’AMT, rispettoso delle norme di legge e consono, com’è giusto che sia, al senso di responsabilità dimostrato dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori tutti".

D'altra parte, però, La Rosa ricorda che "questo non è il momento delle promozioni ma del duro lavoro e della costruzione di un’organizzazione aziendale efficiente ed efficace, che valorizzi i lavoratori e che abbia come obiettivo quello di mettere in strada il maggior numero possibile di autobus per offrire un servizio di trasporto decoroso e rispettoso di Catania e dei Catanesi".

"Sono sicuro – conclude il presidente dell’AMT Catania S.p.A. – che le organizzazioni sindacali tutte, cui riconosco amore per l’azienda e che ringrazio per l’attività svolta, condivideranno questo percorso".

Non si è fatta attendere la risposta dei sindacati FAISA-CISAl e Fast Confsal. Da sempre, i segretari provinciali Romualdo Moschella e Giovanni Lo Schiavo hanno considerato fondamentale "eliminare l’ormai casus belli dell‘azienda, ovvero l’ordine di servizio. n.38 che di fatto ha bloccato le relazioni industriali sotto gli occhi impassibili del precedente management".

Le parole del neopresidente che sembrano prendere in considerazione la possibilità di agire in questo senso, sono accolte positivamente dai sindacati autonomi. "Rimaniamo in attesa di un evento importante che solo il Presidente può intraprendere, per essere pronti a una collaborazione costruttiva per i lavoratori e i cittadini ormai stanchi di aspettare alle fermate".