L'attuale legge prevede per gli abusivi una sanzione che però, nella maggior parte dei casi, non viene versata causando gravi squilibri alle casse comunali. E' un fenomeno dilagante di cui abbiamo spesso denunciato la natura parassitaria e che, nel territorio catanese, anzichè placarsi sta aumentando in modo esponenziale “L’esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore è da considerare un’azione illegale che vessa i cittadini e danneggia i comuni”. Hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente, presidente e segretario generale di Anci Sicilia. “L’attuale normativa in vigore, infatti, prevede soltanto una sanzione (da 765,00 a 3.076,00 euro) per coloro che esercitano abusivamente la professione di parcheggiatore – continuano Orlando e Alvano - un provvedimento, che, quasi sempre, non sortisce gli effetti desiderati in quanto chi si improvvisa guardiamacchine risulta, molto spesso, nullatenente, con la inevitabile conseguenza che la multa non viene, quasi mai, pagata ma viene iscritta dai comuni nei propri bilanci, creando, in tempi in cui è già complicato chiudere positivamente i documenti contabili comunali, pericolosi squilibri di bilancio”. “Ci auguriamo – conclude il presidente Orlando – che la Commissione Giustizia della Camera e i nostri parlamentari nazionali, alla ripresa dell’attività parlamentare, si facciano carico dell’annosa questione, che è in costante espansione anche a causa della grave crisi economica che attanaglia in modo particolare i nostri territori, arginando un fenomeno dilagante e dannoso per la vivibilità delle nostre città”