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Crisi Amt, arriva l'accordo con Triplice e Ugl sulla modifica dell'ordine di servizio 38

06-09-2016 09:02

Grazia Milazzo

Cronaca, amt, catania, crisi, sciopero, daspo, maresciallo salvo mirarchi,

Crisi Amt, arriva l'accordo con Triplice e Ugl sulla modifica dell'ordine di servizio 38

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Siglata stamattina con i vertici aziendale l'intesa sulla modifica di alcuni punti dell'ordine di servizio n° 38. Al tavolo delle trattative non c'erano Fast Confsal e Faisa Cisal il cui segretario Moschella prima dell'incontro parlando con Sup Press aveva detto: "Bisogna azzerare l'ordine di servizio n° 38 e rifare un piano di partenza per l'azienda"



"Si è concluso un negoziato complesso che ha portato però all'accoglimento delle nostre richieste. Adesso, chiediamo che il tavolo possa proseguire, anche in sede politica, per affrontare le altre emergenze come l'urgente necessità di un piano di rientro e di un nuovo piano industriale, per il rilancio dell'attività di trasporto pubblico tale da evitare il rischio di vedere implodere l'azienda."  



Così i segretari provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Ugl trasporti autoferrotranvieri commentano l'accordo siglato stamattina con i vertici dell'Amt sulla modifica di alcuni punti dell'ordine di servizio n° 38, che disciplina tra l'altro il rimborso dello straordinario maturato e l'organizzazione dei servizi.



 



Al tavolo dell'estenuante trattativa non c'erano la Fast Confsal e la Faisa Cisal. Una decisione presa dopo le dichiarazioni dell'assessore ai Trasporti Girlando che dopo due riunioni del tavolo tecnico annunciava“di aver completato la fase esplorativa e pertanto, la trattativa sarà ripresa nella sua sede naturale di Amt spa”.  



Nei giorni scorsi le due sigle sindacali, in una nota, hanno infatti manifestato perplessità  su "come possa concludersi un eventuale ‘Ipotesi di Accordo’ con una controparte di fatto inesistente, in quanto dimissionaria, la quale, su indicazioni dello stesso Girlando, giorno 6 settembre ha proceduto a convocare le organizzazioni sindacali”. 



Secondo il segretario Faisa Cisal, Romualdo Moschella, inoltre, nei due incontri del tavolo tecnico si è parlato di programma per fronteggiare e uscire dalla crisi, di sostegni e di promesse. Ma nulla è stato detto ancora in merito alla risoluzione del debito di 40 milioni di euro che il Comune deve saldare all’Amt.



Stamani, alla vigilia dell'incontro nella sede di via Sant'Euplio, Sud Press ha sentito Moschella che è tornato a spiegare le ragioni della profonda crisi finanziaria della Partecipata del Comune. 



"Il tutto nasce- ha detto il segretario Faisa Cisal - da una condizione economica che va avanti da tempo dovuta da un indiscriminato taglio di chilometri che ha penalizzato Catania. La Regione però ha pagato fino ad oggi i contributi spesa-chilometro regolarmente. Il grave problema è che il Comune di Catania, essendo in difficoltà economica, non paga dal 2015. Ad oggi deve all'Amt circa 40 milioni di euro."



Gli operatori dell’azienda al collasso hanno più volte denunciato la grave situazione di precarietà che sono costretti a vivere. Mancanza di fondi, pochi mezzi per garantire un servizio efficiente ai catanesi e dipendenti obbligati a lavorare anche 9 ore al giorno. Una condizione drammatica che si riflette non solo sui lavoratori ma anche sui cittadini.



"La responsabilità è dell'amministrazione- continua Moschella- che tra l'altro da un lato chiede, anzi esige, un servizio e dall'altro non paga il costo di questo servizio. Invece di curare e rilanciare l'azienda- prosegue il segretario- non si fa altro che privare i lavoratori dei loro soldi."



"A questo punto- ha detto ancora il segretario - deve andare via il Presidente. Deve esserci qualcuno che abbia idee innovative utili al rilancio della Partecipata. Tutto quello che si è creato, è stato distrutto dal momento in cui si è insediato Lungaro. Siamo tornati indietro di anni e anni." 



Sono in breve due le richieste di Moschella: "Bisogna azzerare l'ordine di servizio n° 38 e rifare un piano di partenza per l'azienda." Il segretario in conclusione si è soffermato sullo sciopero di 24 ore indetto da Fast Confsal per giorno 13 settembre. "Oggi ci sarà un incontro con direttore e presidente - ha concluso Moschella- se non si otterrà ciò che si spera allora parteciperemo anche noi allo sciopero".



Un plauso all'accordo siglato stamattina arriva dal sindaco Bianco che auspica "adesso la firma del documento anche da parte di Fast-Confsal e Faisa Cisal". 



 


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