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Rischio sismico scuole, Bosco: "Lavori di adeguamento per dieci istituti"

01-10-2016 03:43

Barbara Corbellini

Inchieste, scontro sindacale, salvo anastasi, atti intimidatori, amatori catania, maresciallo salvo mirarchi, piera maggio,

Rischio sismico scuole, Bosco: "Lavori di adeguamento per dieci istituti"

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Ad anno scolastico iniziato dieci sono gli edifici scolastici per i quali sono previsti interventi antisismici secondo il Programma Triennale Opere Pubbliche. L'assessore ai Lavori Pubblici Luigi Bosco: "E' un processo molto lungo, se non si inizia non si finirà mai. Siamo partiti nella direzione giusta"



Si parla di 14 milioni e 670 mila euro stanziati per i lavori di adeguamento sismico delle dieci scuole. "Abbiamo già dato in carico il progetto di cinque scuole insieme ad altre cinque già cantierabili - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Luigi Bosco -  In totale arriviamo a dieci scuole per le quali sono previsti i finanziamenti per i lavori di adeguamento sismico".
, in relazione al rischio sismico, si sta cercando di comprendere quale sia la situazione delle scuole di competenza comunale.



Per queste dieci strutture comprese nel Programma Triennale Opere Pubbliche l'inizio dei lavori sarebbe previsto entro il 2016 e sono: l'Istituto Comprensivo “De Roberto”, via Confaloniari; l'Istituto Comprensivo “Deledda”, piazza Montessori; l'Istituto Comprensivo “Parini”, via S. Quasimodo; il Circolo Didattico “De Amicis”, via Merlino; il Circolo Didattico “Nazario Sauro”, via Teseo; l'Istituto Comprensivo “Coppola”, via Ammiraglio Caracciolo; l'Istituto Comprensivo “Coppola”, via Medaglie D’oro; l'Istituto Comprensivo D’Annunzio Don Milani”, via Brindisi; l'Istituto Comprensivo “D’Annunzio Don Milani”, via Ferro Fabiani; l'Istituto Comprensivo  “San Giorgio”, Stradale S. Giorgio.



Sud Press ne ha visitate tre per capire le loro attuali condizioni: l'Istituto Comprensivo "De Roberto" in via Confalonieri, l'Istituto "Deledda" in piazza Montessori e l'Istituto Comprensivo Coppola in via Ammiraglio Caracciolo.



L'Istituto "De Roberto" presenta lunghe crepe nei pilastri del cancello d'ingresso e pareti del cortile interno che iniziano a deteriorarsi. Sono stati stanziati 1 milione e 350 mila euro e la fine dei lavori è prevista nel 2017.


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Per l'Istituto "Deledda"sono stati destinati 1 milione e 260 mila euro. Saltano immediatamente all'occhio aree fatiscenti che rivelano lo scheletro della struttura, crepe e facciate che in alcuni punti sono sgretolate. La fine dei lavori è prevista per il 2017.


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Non è delle migliori la situazione all'Istituto "Coppola": anche in questo caso si nota una generale condizione di degrado. Stanziati 2 milioni e 25 mila euro e il termine dei lavori, stando al Programma Triennale Opere Pubbliche, è indicato nel 2017.


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Ala luce di ciò parlare di adeguamento sismico diventa un obbligo.  
Se dieci sono le scuole incluse nel Programma Triennale Opere Pubbliche, ci si domanda quale sia la situazione delle altre scuole. Come si stanno muovendo gli organi competenti?



L'assessore Luigi Bosco, riferendosi alle scuole di competenza comunale, ha affermato che: "Il primo step per adeguare gli edifici scolastici in maniera antisismica è lo studio dei materiali. Poi si passa allo studio di vulnerabilità  - continua Bosco  - e infine alla progettazioneLo studio dei materiali è stato indicato per 30 scuole catanesi. Sono stati assegnati gli incarichi a professionisti e, a mano a mano, stanno arrivando i risultati sulla capacità di resistenza del cemento". 



"Una volta conosciuta la resistenza dei materiali - prosegue l'assessore ai Lavori Pubblici - si può procedere con lo studio di vulnerabilità che consiste nel costruire un modello strutturale dell'edificio al computer.  Vengono indicati i materiali per i quali si è riscontrata una determinata resistenza e al termine dello studio si comprende qual è il grado di terremoto a cui può resistere quella struttura".



Molte scuole, soprattutto nel centro storico, sono state costruite prima dell'entrata in vigore delle normativa antisismica, cioè prima del 1981 e non hanno questa capacità di resistere ai terremoti.
Tuttavia Bosco afferma che: "Ci sono scuole che hanno ottimi gradi di resistenza e scuole che ne hanno un po meno. L'ingegnere Fabio Finocchiaro mi ha riferito che i dati degli studi in questione stanno arrivando. Su questi risultati cercheremo di comprendere il livello di resistenza di queste scuole".



Bosco ha inoltre spiegato che gli edifici scolastici per i quali sono previsti gli interventi di adeguamento antisismico sono stati scelti in base alla tipologia di struttura, cioè se in muratura o in cemento, in modo da avere un quadro complessivo più ampio.
"Tutto questo lo faremo anche per le altre trenta scuole - afferma Bosco - il processo di messa in sicurezza della città da un punto di vista sismico è molto lungo, dura da almeno 20 anni, ma se non si comincia non si finisce mai. Siamo partiti nella direzione giusta". 



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