I Cinque stelle hanno inviato una lettera al sindaco della Città Metropolitana per chiedere “l'immediata erogazione dei servizi essenziali per gli alunni con disabilità, quali il trasporto scuola-casa o gli assistenti igienico personali e all'autonomia e alla comunicazione” “A Catania, nonostante l'attività scolastica sia già iniziata, non è ancora garantito il diritto allo studio agli alunni disabili. La campanella è suonata, ma non per tutti”. E’ la nuova denuncia del MoVimento 5 Stelle che oggi ha inviato una lettera ufficiale dal Senato della Repubblica, indirizzata al sindaco Bianco e all'assessore a Welfare, Famiglia e Disabilità, Angelo Villari. Nella missiva a firma dei senatori Nunzia Catalfo, Ornella Bertorotta e Mario Giarrusso, della deputata Giulia Grillo e dei portavoce all'Ars Francesco Cappello e Gianina Ciancio si chiede “ l'immediata erogazione dei servizi essenziali per gli alunni con disabilità, quali il trasporto scuola-casa o gli assistenti igienico personali e all'autonomia e alla comunicazione”. “La legge 104/92 riconosce e tutela la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, in particolare nei luoghi fondamentali come la scuola, durante l'infanzia e l'adolescenza, e il lavoro, nell'età adulta”, ricorda la senatrice Catalfo. I pentastellati sottolineano che Bianco, sindaco della Città Metropolitana, in un incontro con le parti sociali ed i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Unicobas, il 10 settembre si era impegnato a dare vita ad un tavolo di lavoro affinché tali servizi fossero garantiti. Ad oggi, però, i ragazzi con handicap non hanno iniziato il percorso di studi ed è stato leso un loro diritto sancito dalla legge. Sabato scorso, in occasione della Festa Catania a 5 Stelle, Alessandro Di Battista e Nunzia Catalfo hanno incontrato le associazioni del settore e i genitori con figli portatori di handicap in età scolare, che chiedono un immediato riscontro alle loro legittime richieste. Mancano i servizi di trasporto, i docenti di sostegno e gli assistenti alla comunicazione, e gli alunni disabili rimangono a casa o, nella migliore delle ipotesi, possono stare a scuola poche ore, insieme ai genitori che sono costretti ad assisterli. “Non si possono aspettare – si legge nella nota M5S - i tempi burocratici della città Metropolitana di Catania e si deve risolvere la confusione imperante su chi deve svolgere i servizi che, fino a quando era in vita l'Ente Pubblico Provincia, erano assicurati con un sistema di accreditamento di enti e cooperative no profit”. “Dopo la costituzione della Città Metropolitana, anche in virtù del fatto che l'Ars aveva approvato una norma che, nella sostanza, stabiliva che il servizio di assistente igienico-personale non era più competenza di Enti locali e doveva essere svolto dal personale ATA delle scuole (privo di formazione), la situazione è precipitata nel caos”, proseguono gli esponenti dei Cinque stelle, sottolineando che “in attesa di una legge della Regione Sicilia che metta ordine, lasciando la competenza dei servizi ai Comuni e alle Città metropolitane, Bianco dovrebbe farsi carico di assicurare quei servizi”. “Ricordiamo che il Comune di Catania non garantisce da anni il servizio di trasporto scolastico e non eroga il contributo che le famiglie richiedono in sostituzione, malgrado la normativa nazionale e regionale ne preveda l'obbligatorietà e la gratuità. L'unica cosa che le famiglie con disabili sono riuscite ad ottenere è stata una promessa - non ancora mantenuta - del sindaco che, dopo l'incontro con le categorie sociali, ha detto che verranno garantiti i servizi e che verrà istituito un tavolo di lavoro per risolvere tutte le criticità. Quanto tempo occorre per decidere se i ragazzi con disabilità dovranno andare a scuola? Quali sono le priorità di questa amministrazione?”, domanda il M5S.