Nostra intervista all'ex revisore dei conti del Comune di Catania, che parla a ruota libera della situazione finanziaria dell'ente mettendo in risalto le "pecche" di un'amministrazione "chiusa dentro al suo palazzo" "Se c'è qualcuno che è in grado di trovare le differenze tra i bilanci per i quali l'ex Giunta Stancanelli è stata rinviata a giudizio per falso ideologico e quelli presentati dall'Amministrazione Bianco io sono pronto a scommettermi. È lo stesso iter: perché una giunta deve essere perseguita mentre altri portano avanti un discorso che non sta né in cielo né in terra?". Carlo Cittadino non usa mezzi termini nel corso dell'intervista ai microfoni di SUD: "La matematica non è un'opinione: in uno spirito di partecipazione alla cosa pubblica l'amministrazione dovrebbe mettere in evidenza i numeri, presentare il piano alla cittadinanza". "Il piano di riequilibrio altro non è che un mutuo che pagheranno i nostri figli e i figli dei nostri figli" continua Cittadino. L'ex revisore parla di piano di riequilibrio, di bilanci, del caso dei "bonifici" Amt-Comune, ma anche della mancanza di trasparenza e di comunicazione. L'intervista in versione integrale.
"Solo un pazzo firmerebbe senza chiedere quali sono le condizioni di rientro del debito. Ma qui ci troviamo in una situazione particolare, in cui da approvare ci sono atti di vitale importanza per la città, e la comunicazione ai catanesi passa solo attraverso interviste precostituite con l'unico quotidiano cittadino".