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Fiumefreddo verso il voto: cosa bolle in pentola?

16-02-2017 14:59

Stefania Baudo

politica, elezioni amministrative, paolo farinella, tour no, strisce pedonali, regista, via Crispi,


Il 2017 sarà l'anno zero per molti comuni italiani: si rinnoveranno i consigli comunali e si sceglieranno i nuovi sindaci. Uno dei centri siciliani interessati dalle elezioni è Fiumefreddo di Sicilia, dove ancora tutto sembra tacere. O forse no?



Un nuovo anno è già iniziato e per molti comuni sarà cruciale dal momento che, in primavera, si svolgeranno le tanto attese elezioni amministrative. I potenziali candidati cominciano già a farsi avanti, a tessere le prime alleanze, più o meno azzeccate, più o meno durature. L'obiettivo è evidente: conquistare il consenso degli elettori che dovranno esercitare il loro diritto di voto, si spera in modo consapevole e informato.



A tal proposito, viene spontaneo chiedersi cosa accade a Fiumefreddo di Sicilia, uno dei comuni in cui si lavora, seppure ancora lentamente, alle prossime elezioni amministrative. E' proprio il caso di dire che, nel comune etneo, la calma è solo apparente. Infatti, anche se ufficialmente nessuno è ancora uscito allo scoperto in modo evidente, la realtà vede tutti i possibili candidati come davanti ad una scacchiera. Potenzialmente sarebbero tutti pronti a giocare la partita decisiva, ma nei fatti nessuno ha il coraggio di effettuare il passo decisivo, attendendo piuttosto le mosse degli avversari.



E' inevitabile concentrare l'attenzione, innanzitutto, sull'amministrazione uscente. Partendo dall'attuale sindaco, Marco Alosi, occorre rilevare come il primo cittadino non abbia ancora sciolto le sue riserve. Probabilmente, qualora decidesse di ripresentare la sua candidatura, febbraio sarebbe il mese decisivo per avere notizie più precise. Alosi sta cercando in tutti i modi di tenere unita la propria maggioranza e ripresentarla compatta alle prossime elezioni, anche con un candidato alternativo. Tuttavia l'impressione è che il banco sia saltato e che molti stiano cercando di intraprendere la propria strada in autonomia.



Si è svolta, infatti, in questi giorni una riunione che ha visto coinvolti i Firrarelliani che, a Fiumefreddo, si riuniscono attorno alle figure di Leonardo e Giuseppe Pagano i quali stanno provando ad aggregare l'area del vecchio Centro-Destra: starebbero aderendo al gruppo i Fratelli d'Italia di Piero Aci e Rita Arcidiacono e si starebbero avvicinando, tra gli altri, i consiglieri Giuseppe Nucifora e Max Dalli. Il cantiere NCD vorrebbe costruire un'alternativa all'amministrazione Alosi e starebbe ancora ragionando sul potenziale candidato. Il nome più forte potrebbe essere quello dell'attuale vice sindaco e assessore al Bilancio Angelo Torrisi, ma l'esponente politico non avrebbe ancora dato la propria disponibilità nè chiarito se scenderà in campo in prima persona.



Il sindaco Alosi sta provando a prendere in mano le redini della situazione, tentando di coinvolgere Gino Currò e tutto il PD: l'obiettivo è comprendere se si potrà contare su un futuro appoggio da parte dei democratici. Tuttavia, la chiave di tutto sembra ancora essere nelle mani di Claudio Fiume, ex assessore della giunta Alosi con un importante riferimento ancora oggi in giunta, rappresentato dall'assessore Maria Siciliano. Se Fiume e il suo gruppo fornissero un sostegno concreto all'attuale coalizione, si potrebbe pensare di far rientrare nella maggioranza anche l'NCD, ma tutto è ancora incerto e dipende da molteplici variabili.



Alosi ha, inoltre, dichiarato di essere disposto a fare un passo indietro qualora si riuscisse a trovare un candidato sindaco più forte, ma ha comunque espresso la sua disponibilità a ricandidarsi come primo cittadino, evidenziando tuttavia che la scelta dipende dalla condivisione di tutti i gruppi interessati.



Il quadro è talmente confuso che ancora tutto può succedere e le novità sono davvero dietro l'angolo. Gli occhi rimangono puntati ovviamente su Sebastiano Nucifora, sul quale aleggia ancora un alone di mistero. Si ricandiderà o non lo farà? Nucifora, già sindaco di Fiumefreddo di Sicilia per due mandati, dal 2002 al 2012, non ha ancora preso una posizione chiara. Qualora lo facesse, dovrebbe certamente chiarire che tipo di taglio vorrebbe dare eventualmente alla sua lista



A tal proposito, è utile rilevare come questa settimana potrebbe essere cruciale per uno dei potenziali protagonisti delle prossimi consultazioni elettorali, Giuseppe Caudo, coordinatore provinciale del Megafono. In questi giorni, infatti, sarà costituito a Fiumefreddo il comitato di "Rinasce Sicilia", il nuovo movimento fondato dal Presidente della Regione Rosario Crocetta. Caudo sarebbe pronto ad attivarsi per costituire un movimento comunale parallelo che possa sostenere la candidatura dell'ex sindaco Sebastiano Nucifora, in attesa che quest'ultimo chiarisca le sue intenzioni circa una possibile candidatura.



Ad appoggiare Nucifora ci sarebbe anche l'attuale consigliere di minoranza Mario Patti, che ha fugato ogni dubbio circa suoi eventuali avvicinamenti ad altri gruppi. Patti, inoltre, ha dichiarato come pochi giorni fa si sia costituito un gruppo formato dall'ex sindaco Nucifora, dall'ex assessore Michele Spina e dai consiglieri Filippo Vecchio e Maria Cascino. Il gruppo nasce in alternativa all'amministrazione Alosi, il cui operato è stato giudicato disastroso dall'attuale consigliere di minoranza.



Tra tante incertezze, c'è un punto fermo: Nucifora rappresenta l'avversario per antonomasia e la sua candidatura genererebbe, evidentemente, un effetto domino di grande rilievo, sbloccando una situazione ancora impantanata. Se, però, non si ricandidasse l'ex primo cittadino, rimane ancora ignota la possibile alternativa.



E che dire del Movimento Cinque Stelle di Giosuè Malaponti e Giuseppe Barbagallo? Gli esponenti hanno evidenziato che, qualora si dovessero ricandidare Alosi e Nucifora, potrebbero rinunciare ad entrare in partita. Tuttavia non è stata ancora presa una decisione definitiva: l'unica certezza è rappresentata dal fatto che, se si candidassero i pentastellati, lo farebbero autonomamente e senza intrecciare nuove alleanze.



Insomma, al momento sembrerebbero tutti in attesa della mossa dell’avversario, cercando di trovare la miglior soluzione per accaparrarsi gli elettori. Quindi è calma, ma solo apparente.



Una domanda sorge spontanea: quanto ancora dovremo attendere per conoscere chi scenderà in campo? Quel che è certo è che tutti devono fare scelte coraggiose: il futuro elettorale sta diventando sempre più presente e non è ormai possibile attendere, per il bene del paese e dei cittadini.



 


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