Si fa sempre più critica la situazione dell'AMT, l'Azienda Municipale Trasporti di Catania: i lavoratori sono senza stipendio da mesi e, dopo varie riunioni, nessun accordo è stato ancora raggiunto. L'allarme del sindacalista Lo Schiavo segretario della Fast Confsal Dipendenti senza stipendio e uno scenario che si fa sempre più allarmante: è questa l'aria che tira all'AMT, l'Azienda Municipale Trasporti di Catania, ormai da tempo allo sbando. A fare il punto della situazione sono Giovanni Lo Schiavo della Fast Confsal e RomualdoMoschella della Faisa Cisal che conducono una battaglia difficile da giorni. Proprio in relazione alla questione lavoratori, oggi si sarebbe dovuta svolgere una riunione tra il direttore aziendale Isidoro Vitale, pare l'unico rimasto in sella, e i sindacati, e invece la riunione si è svolta al Comune con la  Commissione Consiliare Trasporti alla presenza del Capo di Gabinetto del sindaco Bianco, Giuseppe Spampinato, e del Presidente dell'ama Carlo Lungaro, ormai a capo di un Cda inesistente. Ma dall'incontro sembra che non siano emerse novità rilevanti. Così, senza un Cda, fondamentale punto di riferimento per poter interloquire su qualunque questione rilevante per le sorti dell'azienda, si attendono con trepidazione due importanti date: il 7 e l'8 Marzo, giornate in cui si potrebbe delineare con maggiore chiarezza il futuro dell'AMT. Giorno 7, infatti, si radunerà l'assemblea dei soci per provare a nominare, e speriamo che sia la volta buona, il Consiglio di Amministrazione. Nella giornata successiva, invece, dovrebbe avere inizio la cosiddetta procedura di raffreddamento, procedimento che si rende necessario al fine di raggiungere una possibile soluzione ai problemi che attengono al pagamento degli stipendi dei lavoratori e, più in generale, alla gestione dell'intero personale. Tale procedura si articolerà in due fasi, in conformità a quanto prevede la prassi: in primo luogo ci sarà un incontro con i vertici dell'azienda. Successivamente, invece, verrà coinvolta anche la Prefettura. Ci si aspetta molto da questi vertici e si auspica che possano trovarsi delle soluzioni efficaci e condivise. Quello che avverrà , qualora non si dovessero raggiungere gli esiti sperati, è presto detto: i lavoratori dell'AMT sono pronti a scendere in piazza, come minacciato già ad inizio settimana, organizzando scioperi, proteste e sit-in, come ha evidenziato il sindacalista Lo Schiavo. Si riusciranno a trovare i soldi necessari a pagare gli stipendi dei dipendenti? La soluzione al problema assume un rilievo non indifferente anche alla luce del fatto che, dopo i lavoratori, potrebbero toccare le stesse sorti ai fornitori, sospesi nell'attesa di ricevere quanto loro dovuto. Intanto sembrerebbe naufragata anche l'ipotesi Busitalia che parrebbe disinteressata ad acquisire la municipalizzata catanese. E in effetti, con tutti i debiti aziendali, chi potrebbe prendersi una tale patata bollente assumendosene i rischi? Quale sarà , quindi, il futuro dell'AMT e dei suoi lavoratori? La prossima settimana potrebbe darci le risposte che attendiamo. Â