Non c'è pace per l'Amt, che dopo la conferma dello sciopero del 7 aprile, firmato da Faisa - Cisal e Fast - Confsal, si trova a dover risolvere anche la grana della linea 726 sospesa il sabato dalle 21,30, in servizio da piazza Borsa a San Giovanni Galermo Era stato preannunciato pochi giorni fa, ed è stato confermato con un comunicato dai vertici dei sindacati autonomi Faist - Cisal e Fast - Confsal, Romualdo Moschella e Giovanni lo Schiavo. Il 7 di aprile i lavoratori Amt si fermano per 4 ore, dalle 12 alle 16, con tanto di sit in di protesta davanti alla sede in via Sant'Euplio 168. Questo il messaggio forte lanciato dalle sigle sindacali per tentare di risolvere finalmente i tanti problemi che toccano la società partecipata da troppo tempo: "E’ giunto il momento e l’occasione per ribadire alle Istituzioni, per l’ennesima volta e con tutta la nostra forza, che l’ AMT, va salvata e rilanciata, tramite una sana e intelligente programmazione, ma per far si che ciò avvenga, sia il Comune che la Regione, quanto prima possibile, devono riconoscere all’azienda tutte le somme dovute e a tutt’ oggi, non corrisposte". E proprio gli stessi sindacati si sono anche espressi sulle magagne dell'azienda relative al blocco del servizio di trasporto per San Giovanni Galermo della linea 726 dalle 21,30 del sabato, a causa di atti vandalici e intimidatori sui bus. I rappresentanti sindacali hanno espresso soddisfazione per la misura di tutela verso i dipendenti, come afferma Giuseppe Cottone segretario provinciale della Fast-Confsal:"Non c'è motivo di tenere attive le corse verso alcuni quartieri ad orari serali, c'è solo rischio per autisti e passeggeri. Purtroppo va presa coscienza di quello che sta accadendo e potrebbe accadere a causa di gente senza scrupoli. Non credo che la Polizia possa stare sugli autobus, pertanto l'importante è mantenere il servizio durante tutto il giorno e sospenderlo solo dopo una certa ora". Prosegue Cottone: "da e per San Giovanni Galermo ci sono altre linee, come il 49, il 56, il 33, tutte potenzialmente a rischio, come le altre che coprono i quartieri periferici e a rischio la sera, bisogna fare qualcosa per evitare estreme conseguenze. L'azienda ha fatto bene ad intervenire così." Di diverso avviso sono invece il presidente della quarta municipalità Emanuele Giacalone, con il vice presidente Giuseppe Zingale ed il consigliere Santo Arena, fermi nel condannare questi episodi vergognosi, chiedendo però il ripristino al più presto delle corse sospese: "Non si può consentire il blocco di un servizio essenziale per molti residenti, sprovvisti di mezzi propri, la gente che lavora in centro la sera e non ha un'auto, cosa fa? Come torna a casa?" chiede il vicepresidente Zingale. E ancora: "Sono sicuramente dei ragazzini che hanno un modo assurdo di divertirsi, ma c'è chi si è fatto male, è stato colpito dai sassi in testa, e questo è inammissibile. Bisogna però dare modo ai residenti di stare sicuri e potersi muovere liberamente sostiene Arena. Infine il presidente Giacalone:"L'Amt deve tutelare dipendenti e passeggeri, ma non deve lasciarsi intimidire e cercare il sostegno dal Comune e soprattuto dalle Forze dell'ordine, affinchè tutto torni alla normalità al più presto." A prescindere da motivazioni valide e idee potenziali, è assolutamente necessario fare qualcosa per consentire che sia i lavoratori che i cittadini possano viaggiare al sicuro e con un servizio puntuale ed efficiente, cosa che fino adesso, per anni, né l'azienda né tantomeno l'Amministrazione comunale sono riusciti a garantire.