Ennesima sconfitta in casa Catania che questi ultimi mesi ha preso acqua da tutte le parti senza porre un minimo di riparo, ma soprattutto con la vittoria di oggi della Paganese sul Taranto, valida per il recupero della 31° giornata, i rossoazzurri hanno praticamente detto addio ai play-off Riavvolgiamo i nastri e facciamo un piccolo summit di questo 2017, probabilmente uno degli anni più neri della storia del club per il rapporto aspettative-realtà . Il mercato invernale si chiude con dei colpi messi a segno dall'amministratore delegato Pietro Lo Monaco di qualità assoluta con il dirigente che è riuscito a portare alle pendici dell’Etnea ben quattro giocatori: Marchese, Baldanzeddu,Tavares e Pozzebon. Tutti quanti però sono stati dei flop inaspettati sia per i tifosi che per la società che nel frattempo ha visto cambiare timoniere in panchina per ben tre volte con Petrone successore di Rigoli, col campano che dopo tre partite si è congedato consegnando di fatto lo scettro, si fa per dire, al tecnico della primavera Giovanni Pulvirenti. Quest’ultimo non è stato in grado di dare un gioco ed una fisionomia alla squadra, che dal canto suo, ha risentito del cambio dal 4-3-3 al 3-5-2 per tornare alla difesa a 4 con il tridente. Tecnico che evidentemente non è in grado di gestire una grande piazza come quella siciliana con ambizioni ben maggiori che una lotta all’ultimo posto play-off. Come se non bastasse i tifosi dell’Angelo Massimino hanno visto i propri beniamini avere un’involuzione impensabile passando dal sesto al dodicesimo posto con la mancanza della matematica salvezza .  Nonostante ciò l’AD Lo Monaco parla ancora di play-off possibili e se fino a qualche settimane fa dichiarava che la squadra non aveva più alibi per fallire non si capisce come sia stata possibile questa involuzione. Domenica alle ore 16:30 Catania impegnato sul campo del Monopoli, attualmente 16° forza del campionato e in lotta per i play-out, un punto sul campo dei pugliesi darebbe ai rossoazzurri la matematica salvezza, in caso contrario ci sarebbe il rischio concreto di essere risucchiati nel vortice play-out e avere un finale di stagione simile all’anno precedente quando la salvezza arrivò all’ultima giornata, in virtù di risultati positivi delle altre squadre.