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Servizi a metà per le spiagge libere della Plaia

23-06-2017 21:19

Barbara Corbellini

catania, area di ammassamento., truffa all'inps, pupi siciliani, maresciallo salvo mirarchi,

Servizi a metà per le spiagge libere della Plaia

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Dopo innumerevoli ritardi, a fine giugno i servizi non sono del tutto completi, mentre l’Amministrazione si  vanta di una classifica del portale GoEuro diffusa dal TGCOM24, in base alla quale Catania sarebbe al secondo posto in Europa per "spiagge attraenti". Peccato che il Comune con i parametri della classifica non c’entri nulla: clima mite, posizione della spiaggia rispetto all’Etna e movida notturna. C’è ben poco da rallegrarsi quando i servizi sono incompleti e l’inquinamento compromette la fruibilità della Plaia



A fine giugno le spiagge libere del litorale di viale Kennedy sono ancora poco fruibili ancorchè frequentate già da diverse settimane. Docce funzionanti, ma in pessimo stato perchè, come ogni anno, si tratta dei soliti ruderi vecchi di decenni che andrebbero demoliti; la pulizia lascia sempre a desiderare, viene fatta alla meno peggio: buste di plastica, pezzi di gommapiuma, legni, bottiglie di vetro rotte, per non parlare di scarpe abbandonate e vecchi indumenti. Tutto questo non può certo mancare sul litorale catanese.



Le passerelle sono montate solo in parte mentre ampie zone ne sono sprovviste e questo, considerando l’ampiezza delle spiagge libere, non è certo una gran comodità. Nel frattempo le altre assi sono accatastate negli angoli in attesa di non si sa cosa. Quelle già utilizzabili non sono certo assemblate nel migliore dei modi: in alcuni punti i legni non sono stabili e alcune sezioni sono staccate dalle altre con il rischio per i bagnanti, di mettere male un piede e inciampare.



A tal proposito alcuni frequentatori della Plaia si sono lamentati: oltre ad essere agganciate meglio, data la vastità delle aree, ne servirebbero altre di passerelle. Nella seconda spiaggia le lunghe piattaforme sono due, ma una sembra molto vecchia ed incompleta.


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Dei famosi


spogliatoi

 che l’Amministrazione aveva garantito a partire dal 15 giugno 


neanche l’ombra

e per quanto riguarda i servizi igienici beh, solo 


un paio di bagni chimici per ogni spiaggia libera

, per tutte quelle persone, non sembrerebbe proprio l’ideale.


Spesso poi, si incappa in zone con lidi e


strutture totalmente abbandonate

, veri e propri


eco mostri di cemento

di cui la Plaia è tempestata come la struttura dell’ex lido Università, vicino al lido Verde. Da anni in quello stato, la struttura è ormai fatiscente, un vero e proprio rudere pericoloso sia di giorno che di notte.


finire, ecco la ciliegina sulla torta: verso la spiaggia libera numero 1 purtroppo, in questi giorni, il mare ha portato sulla riva una


scia di piccoli pesci morti.

Non certo un buon segno della buona qualità delle acque.


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