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Ecco a voi Lucarelli, L'Ad del Catania Lo Monaco presenta il nuovo allenatore

04-07-2017 19:41

Pier Francesco Monachino

Catania calcio, pietro lo monaco, calcio femminile,

Ecco a voi Lucarelli, L'Ad del Catania Lo Monaco presenta il nuovo allenatore

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Dopo un periodo di indiscrezioni, di possibilità e di trattative nelle scorse settimane è arrivata l’ufficialità di Cristiano Lucarelli come nuovo allenatore del Catania. L’ex giocatore del Livorno non aveva trovato l’intesa giusta per il rinnovo con il Messina a cui chiedeva più garanzie dal mercato ma che, dalla parte opposta, non potevano assicurare per via di faccende finanziarie



Così dopo settimane di trattative il 15 giugno è arrivata la tanto attesa fumata bianca con l’ufficialità arrivata dal sito ufficiale del Calcio Catania che rendeva noto, inoltre, la durata biennale del contratto. Nel primo pomeriggio di oggi l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco ha presentato ai giornalisti Lucarelli, queste le sue parole:



SUL CATANIA: “Una sfida bella e intrigante, ringrazio tutti per l’accoglienza. Il campo è sovrano e noi cercheremo in tutti i modi di arrivare a lottare fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata per l’obiettivo che ci siamo prefissati. Ho scelto Catania perché dopo tanti anni di gavetta io e il mio staff avevamo la voglia di confrontarci con una piazza ambiziosa. Il Catania non merita di stare in Serie C. Questa esperienza, per me, è molto intrigante. Nelle difficoltà mi esalto e spero di dare tante soddisfazioni alla piazza”.



IL MODULO: “Con la società ci siamo confrontati sulla rosa. Abbiamo tanti giocatori bravi. Il 3-5-2 può essere un’opzione valida sulla carta. Non sono un’integralista, ma al momento si partirà con questo modulo visto che in mezzo al campo abbiamo giocatori validi tecnicamente. Anche il 4-3-3 è valido e cercheremo, in base, alle circostanze di mettere in campo la formazione possibile”.



TANTO LAVORO E UNIONE: All’interno dello spogliatoio esiste il Calcio Catania, solo la parola ‘noi’ e nessun personalismo, nessun ‘io’. Cercheremo di creare un ambiente. Crampi a fine partita e lealtà dai miei giocatori, voglio che i calciatori della mia squadra diano tutto in campo. Andare tutti nella stessa direzione. Io avverto l’importanza di lavorare in una piazza importante che si trova in una categoria penalizzante per la passione e la competenza che si dimostra in ogni ambito. I conti li faremo alla fine, ma lotteremo con Lecce e Trapani e altre squadre per la conquista della promozione”.



 



LODI: “Lodi? Un valore aggiunto per questa categoria. Noi dobbiamo fare in modo di metterlo a posto dal punto di vista fisico. Da diverso tempo è inattivo e noi dobbiamo riportarlo in sesto anche sotto il profilo morale. Lodi, però, da solo non ci farà vincere le partite. Per noi è un’extra-lusso, ma guai a noi se consideriamo che solo lui può bastare”.



VITTORIA DEL GIRONE: “Ho guardato i numeri di Salernitana, Benevento e Foggia, le ultime tre squadre che hanno vinto il campionato di Serie C. Si vince il campionato con almeno 60 reti, subendone al massimo 30. Ogni domenica sarà una battaglia su ogni campo”.



 



Queste alcune info diffuse dal club rossazzurro:



Responsabile Sanitario: dottor Antonio Licciardello



Medico Sociale: dottor Antonino Puglisi



Medico Sociale: dottor Alfio Scudero



Medico Ortopedico: dottor Arcangelo Russo



Medico Fisiatra: dottor Francesco Guagliardo



Fisioterapista: Andrea Calì



Massofisioterapista: Carmelo Cutroneo



Massaggiatore: Turi Libra



Osteopata: Angelo Fangano.



Cristiano Lucarelli alla guida del Catania: profilo calcistico del nuovo allenatore rossazzurro



Cristiano Lucarelli alla guida del Catania: profilo calcistico e caratteriale del nuovo allenatore rossazzurro



La straordinaria carriera in campo e la filosofia d'attacco



Aver vissuto sul rettangolo verde sfide prestigiose ed aver raggiunto importanti risultati nell'arco dell'esperienza da calciatore è, per un allenatore, un buon viatico al debutto ed un consistente vantaggio nel prosieguo della carriera, considerando l'ampliamento della visione e della conoscenza tecnica ad alti livelli: Cristiano Lucarelli è stato uno degli attaccanti italiani più forti tra la fine degli anni '90 e la prima decade del nuovo millennio. Un assunto dimostrato chiaramente, in particolare, da due titoli di capocannoniere di assoluto valore: nel campionato di Serie A 2004/2005 con 24 gol; nel girone eliminatorio della Champions League 2007/08 con lo Shaktar Donetsk, 4 reti, alla pari con un certo... Cristiano Ronaldo. Ben 10, gli anni in doppia cifra con le maglie del Cosenza, del Padova, del Lecce (2 volte), del Livorno (5) e del Parma. Molto intenso e romantico, il rapporto del bomber livornese con la squadra della sua città, trascinata ad una storica qualificazione europea nella stagione 2005/06 e spinta fino ai sedicesimi di finale della Coppa Uefa 2006/07. In Nazionale, 6 presenze e 3 reti: sfiorò la convocazione al Mondiale 2006, andò a segno all'esordio contro la Serbia e firmò una doppietta al Sudafrica. Ha centrato tre promozioni: dalla C1 alla B con il Perugia, dalla B alla A con il Livorno prima ed il Parma poi. Con il Valencia, ha vinto Coppa Intertoto nel 1998 e Coppa di Spagna nel 1999, con il Napoli la Coppa Italia 2011/12. Ha conquistato la medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo 1997. Le radici della filosofia calcistica d'attacco del nuovo allenatore del Catania vanno ricercate proprio nello straordinario curriculum della macchina da gol di ieri: un attaccante formidabile, completo e generoso.



Allenatore del Parma Campione d'Italia nella categoria Allievi Nazionali



All'alba della stagione 2012/13, il Parma affida a Cristiano Lucarelli la guida degli Allievi Nazionali: l'esordio in panchina è da incorniciare, gli Under 17 vincono lo scudetto e la Supercoppa, il giovane e rampante allenatore valorizza elementi del calibro di Cerri e Mauri nell'ambito di un'organizzazione  calcistica divertente ed efficace. Quella formazione giovanile fu assemblata spendendo poche migliaia di euro ma seppe superare gli squadroni allestiti con spese milionarie...



Decisione, fermezza e coerenza



I tratti caratteriali di Cristiano Lucarelli emergono e riemergono costantemente, da 25 anni, nel mondo del calcio: l'uomo muove da un grandissimo rispetto nei confronti di tutti e di tutto, abbinando tale umiltà ad un atteggiamento esemplare in termini di decisione, fermezza e coerenza, a tutela dei valori personali. Tutto ciò comporta anche sacrifici importanti, come l'interruzione del rapporto professionale con il Perugia nel 2013.



Viareggio, cammino da applausi



Pochi mesi dopo, giunge la chiamata del Viareggio ultimo in classifica: Lucarelli risolleva le sorti della squadra toscana e la guida al 13° posto.



Pistoiese e Tuttocuoio, le basi delle salvezze



Nelle due annate successive, il tecnico livornese resta in Toscana: nel 2014/15, con la neopromossa Pistoiese, il girone d'andata è ottimo ma dopo il mercato la formazione arancione è notevolmente indebolita e la dirigenza rinuncia al valore aggiunto che aveva assicurato 27 punti in 24 giornate; nel 2015/16, al di là della conclusione anticipata del rapporto con il Tuttocuoio, che si separa dalla sua guida proprio in prossimità della fine della stagione, Cristiano Lucarelli è per 32 giornate il reale artefice della comoda salvezza neroverde, obiettivo stagionale.



A Messina, ritmo da playoff  



Il 18 ottobre 2016 a Lucarelli è affidato il compito di risollevare le sorti del Messina, penultimo in classifica: al tirar delle somme, sette mesi dopo, applausi e consensi piovono sulle larghe spalle dell'allenatore, apprezzato sotto ogni aspetto, per la qualità del gioco, per i risultati e anche per il forte ascendente sui calciatori.  Con Lucarelli, per i giallorossi, 39 punti in 29 gare: una media da playoff incorona il mister quarantunenne tra i migliori dell'annata, in Lega Pro.



"Muore l'io e nasce il noi"



Il calcio secondo Lucarelli è anzitutto in questo concetto: gli individualismi non servono a nulla e vanno tenuti a debita distanza dallo spogliatoio e dal campo, l'interesse del collettivo è la meta che moltiplica le forze e propizia i risultati, "muore l'io e nasce il noi" . Tatticamente, spiega, sono fondamentali: "L'attacco alla profondità, lo smarcamento e quindi il movimento senza palla, una fase difensiva feroce e mai passiva".



Da Marchese a Tedeschi



"Mi ricordo di quel ragazzino, davvero bravo": Cristiano Lucarelli giocava nel Torino e Giovanni Marchese, frequentemente aggregato alla prima squadra, rappresentava all'epoca uno dei migliori prospetti del settore giovanile granata. Così, anche a Parma il bomber incrociò e valutò positivamente due giovani molto promettenti: Matteo Pisseri e Luca Tedeschi.



Pozzebon, Anastasi e Silva



A Messina, nel campionato appena concluso, l'allenatore del Catania 2017/18 ha potuto schierare tre calciatori rossazzurri: Pozzebon nella prima parte del campionato; Anastasi e Silva, tra i migliori del gruppo giallorosso in termini di rendimento e reti importanti, da gennaio in poi.


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