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Affaire Canili: Il Comune continua a liquidare somme esorbitanti nonostante le alternative

25-09-2017 03:43

Barbara Corbellini

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Affaire Canili: Il Comune continua a liquidare somme esorbitanti nonostante le alternative

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Si tratta di ben 111 mila e 329 euro per il Rifugio di Concetta a Catania e oltre  a Regalbuto. Inoltre il 28 agosto è stato pubblicato un bando dal Comune di Catania con scadenza il 29 settembre prossimo, per il servizio di cattura, ricovero, custodia e mantenimento dei cani nel territorio comunale per 950 mila euro. Insomma l’Amministrazione continua ad adottare gli stessi metodi per la gestione degli animali impiegando cospicue somme di denaro quando potrebbe risparmiare senza mettere in discussione in alcun modo la qualità del servizio e il benessere animale



Nello specifico le somme liquidate, come si vede nelle delibere del 21 settembre, coprirebbero soltanto il mese di agosto 2017. Quindi, in totale si tratta di oltre 155 mila euro tra Rifugio di Concetta e l’Arca di Noè, per un solo mese.



Da notare inoltre che per i gestori del Rifugio di Concetta, ex Nova Entra, c’è in corso un procedimento giudiziario che si concluderà definitivamente a ottobre, per associazione a delinquere, truffa aggravata e maltrattamenti sugli animali. Nonostante ciò nel frattempo il Comune continua a liquidare soldi alla struttura.



Il bando di gara fa invece riferimento ad un massimo di 1300 cani che ricadono all’interno del territorio comunale per una durata di 7 mesi e si tratterebbe di assicurare cure, custodia e mantenimento di circa 30 cani presenti contemporaneamente in un giorno.



L’appalto è suddiviso in quattro lotti: custodia e mantenimento nel rifugio ricovero di 650 cani per 552 mila e 626 euro; 325 cani per 261 mila e 313 euro; 325 cani per 261 mila e 313 euro; cattura, trasporto accalappiamento e soccorso per 114 mila e 192 euro.



Sudpress aveva ascoltato alcuni associazioni animaliste che avevano offerto soluzioni alternative volte al risparmio e a una gestione degli animali nel pieno rispetto del loro benessere. Una era quella dell’avvocato Alberto Trimboli, responsabile dell’associazione SOS randagi, che si occupa della struttura alla Plaia.



L'area rappresenta un esempio diverso dal solito canile. Se il Comune concedesse il terreno all’associazione risparmierebbe ben 82 mila e 600 euro rispetto alle spese a cui va incontro con i canili convenzionati.



L'Amministrazione, con questa soluzione, spenderebbe una determinata cifra per la struttura una tantum e affiderebbe la gestione dei cani all’associazione.



Inoltre è inevitabile pensare che data l’elevata presenza di cani nel più grande canile convenzionato, il Rifugio di Concetta, e di randagi sul territorio, servirebbero necessariamente altre soluzioni. Non può gravare tutto su un solo canile che rischia il sovraffollamento e di compromettere le condizioni degli animali.



Altra soluzione alternativa al canile viene dall’associazione Anta Onlus che vinse un bando per la realizzazione di un rifugio nel 2016, ma ad oggi è tutto inspiegabilmente bloccato. Anche in questo caso l’associazione parla di un risparmio per il comune di circa 600 mila euro l’anno. Il rifugio sarebbe stato realizzato con una forte riduzione della spesa pubblica quantificabile, secondo l’associazione di oltre il 30%. Scopo della struttura sarebbe stato quello di prelevare i cani, curarli ed entro un mese farli adottare.



L’Anta avrebbe svolto il servizio ottenendo in cambio la concessione gratuita del terreno destinato alla struttura e la compartecipazione di soli 3 euro al giorno per cane da parte del Comune di Catania. Al termine della convenzione inoltre la proprietà dell’immobile sarebbe spettata al comune senza vincoli di donazione, né costi. Nonostante ciò l’associazione non ha ricevuto alcun riscontro.


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