Migliorano lentamente le condizioni dell'ispettore di Polizia Municipale, Luigi Licari. L'uomo è stato aggredito lo scorso 3 settembre in via Rotolo dopo aver impedito al suo aggressore, un ragazzo di ventidue anni, di passare con lo scooter oltre le transenne. Il fratello dell'ispettore, l'avvocato Matteo Licari, dichiara a Sudpress: "Abbiamo estrema fiducia nel lavoro degli inquirenti"L'ispettore di Polizia Municipale Luigi Licari, nonostante i miglioramenti, lotta ancora tra la vita e la morte. Gli inquirenti in queste settimane stanno cercando di far luce su quanto è accaduto la notte del 3 settembre quando un ragazzo ventiduenne, adesso in carcere, ha aggredito, per sua stessa ammissione, l'uomo. Al momento l'obbiettivo sarebbe quello di cercare di capire se l'aggressore ha avuto o meno dei complici e come lo abbia colpito. Nel frattempo si accende la speranza dei familiari dell'ispettore Licari, che comincia a mostrare i primi significativi cenni di miglioramento. A spiegarlo a Sudpress è il fratello dell'ispettore, Matteo Licari. "Luigi da circa dieci giorni è in coma vigile, infatti nel momento in cui viene chiamato riesce ad aprire gli occhi e a riconoscere l'interlocutore. I medici hanno appurato che le reazioni cambiano a seconda delle persone che Luigi vede durante il temporaneo risveglio. Se in quel preciso istante trova davanti a se qualcuno di noi familiari tende a sgranare gli occhi e il battito cardiaco accelera, cosa che non avviene con il personale medico". "I medici parlano già di un buon e importante miglioramento, soprattutto se pensiamo al fatto che qualche settimana fa se veniva punto con uno spillo Luigi non avvertiva neanche il dolore -afferma Licari-. Al momento questo tipo di trattamento viene ripetuto più volte durante la giornata al fine di alimentare tale progresso". "Nonostante i vari miglioramenti -precisa però il congiunto- la vita di Luigi resta ancora appesa a un filo, tanto che i medici non riescono a sciogliere la prognosi che resta riservata. Nel momento in cui Luigi dovesse svegliarsi definitivamente dal coma dovrà affrontare comunque una lunga riabilitazione di circa un anno e mezzo, tenendo in conto ovviamente i danni celebrali che può aver subito a causa dei colpi alla testa. Consideri che Luigi ha avuto anche diverse ischemie al cervello, causate appunto dall'aggressione, quindi possiamo conoscere la vera entità del danno solo in una fase successiva".