Giovedì 21 dicembre ore 17 all'hotel "Excelsior" di Catania, Piazza Giovanni Verga 39, si svolgerà un convegno dal titolo "Ius soli, crisi demografica e immigrazione: le nuove sfide dell'Italia e dell'Europa" orgnizzato dal gruppo del PPE del Parlamento Europeo e promosso da coordinatore provinciale ed eurodeputato di Forza Italia Salvo Pogliese Mentre la discussione in Senato sulla questione continua ad essere rimandata, gli esponenti di Forza Italia si incontreranno sul tema dello “Ius soli” e dell’immigrazione insieme a Elisabetta Gardini, europarlamentare e capo delegazione di Forza Italia nel PPE e Alessandra Mussolini, parlamentare europeo dello stesso gruppo. Parteciperanno i vertici locali del partito Pippo Arcidiacono (coordinatore cittadino di FI), Basilio Catanoso (deputato nazionale di FI), Dario Daidone (vicecoordinatore provinciale di FI) , Marco Falcone (assessore regionale alle Infrastrutture), Vincenzo Gibiino (senatore di FI), Dario Moscato (coordinatore reginale di Forza Italia Giovani), Giovanni Angelo Moschetto (vicecoordinatore provinciale di FI), Alfio Papale (deputato regionale di FI) e Luca Sangiorgio (vicecoordinatore comunale di FI). La modifica alla legge sulla cittadinanza (legge numero 91 del 1992) viene ormai rimandata da più di sei mesi in Senato e nella maggior parte dei casi è stata discussa congiuntamente ad altre leggi. Il tema della cittadinanza è al momento un argomento molto dibattuto soprattutto per i problemi legati all’immigrazione. L’attuale legge italiana prevede la completa attuazione dello “ius sanguinis” (diritto del sangue) ovvero il diritto alla cittadinanza italiana quando anche solo uno dei due genitori sia di cittadinanza italiana. Lo “Ius soli“ è previsto solo in casi eccezionali: acquisiscono la cittadinanza italiana solo coloro che nascono nel territorio italiano da madre e padre ignoti o apolidi e coloro che non possano acquisire la cittadinanza dei genitori perché lo esclude la legge dello stato di cui sono cittadini. Anche i figli di ignoti, ritrovati nel territorio italiano, acquisiscono la cittadinanza italiana se non si può dimostrare il possesso di un’altra. Inoltre l’articolo quattro della legge 91/92 prevede che: “lo straniero che sia nato in Italia può divenire cittadino italiano a condizione che vi abbia risieduto legalmente e ininterrottamente fino al raggiungimento della maggiore età e dichiari, entro un anno dal compimento della maggiore età, di voler acquistare la cittadinanza italiana”. La “nuova” proposta di legge, approvata dalla Camera dei Deputati e passata al Senato il 15 giugno, discute nuovi modi di acquisizione della cittadinanza italiana per nascita e istituisce l’acquisizione della cittadinanza in seguito ad un percorso scolastico, introducendo così lo “ius culturae”. Nel primo caso acquista la cittadinanza per nascita chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, di cui almeno uno sia titolare del diritto di soggiorno permanente o in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Senato della Repubblica - Servizio Studi n°239 pubblicato il 24 ottobre 2015. Il secondo caso riguarda l’acquisto della cittadinanza per un minore straniero che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età, che abbia frequentato regolarmente, ai sensi della normativa vigente, per almeno cinque anni nel territorio nazionale uno o più cicli presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale triennali o quadriennali idonei al conseguimento di una qualifica professionale. Nel caso in cui la frequenza riguardi il corso di istruzione primaria, è altresì necessaria la conclusione positiva di tale corso. Senato della Repubblica - Servizio Studin°239 pubblicato il 4 ottobre 2015 La proposta prevede un’estensione per il minore straniero, anche se arrivato in Italia dopo i dodici anni, ma ci risieda da almeno sei e abbia frequentato e concluso positivamente un ciclo scolastico. Inoltre, anche lo straniero che abbia già compiuto i vent’anni (termine ultimo per l’acquisizione della cittadinanza), se in possesso dei requisiti, può richiedere la cittadinanza entro i dodici mesi.