Si chiama Francis Bill, 30 anni, cittadino del Mali, l'uomo accusato di aver ucciso la moglie nigeriana al Cara di Mineo a Capodanno, alla presenza dei due figli di 6 e 8 anni. Il presunto assassino è in stato di fermo, gravemente indiziato del reato di omicidio volontario con le aggravanti di avere agito per motivi abbietti o futili e con crudeltà ai danni di Francis Miracle. I particolari dell'operazione coordinata dalla procura di Caltagirone, sono stati diffusi questa mattina con un comunicato La donna, ventisei anni, ospite del centro, è stata trovata dalla Polizia al primo piano di un alloggio del centro di accoglienza di Mineo, riversa per terra in posizione supina. Dopo un meticoloso sopralluogo, la Polizia Scientifica ha trovato e sequestrato, accanto al corpo della donna, un coltello da cucina, con una lama di 13 cm circa,con tracce di sangue. La vittima, in pratica, è stata uccisa con un taglio profondo al collo. Ultimati i rilievi proseguiti per tutta la notte, l’alloggio è stato posto sotto sequestro. Gli indizi, univoci e concordanti, hanno portato a Francis Bill il quale, dopo essere andato a trovare la moglie ed i figli, e aver colpito la donna al culmine di una lite, si era dato alla fuga. Le dichiarazioni di alcuni cittadini stranieri e le indicazioni dei due figli minori, sentiti con l’ausilio di psicologi, avevano consentito di accertare come la donna fosse in casa con il marito il quale, al momento del ritrovamento del cadavere, si era già allontanato facendo perdere le proprie tracce. I servizi di localizzazione dell’utenza di Francis, disposti dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, hanno poi confermato che il presunto omicida - del quale veniva acquisita anche una fotografia - aveva raggiunto la città di Catania. Nel pomeriggio di ieri, mentre proseguivano le investigazioni, un equipaggio della Squadra Mobile ha quindi individuato l'uomo al centro della città, nei pressi di un Internet point. L’intenzione del maliano era quella di incassare una somma di danaro in contanti che gli consentisse di raggiungere il Nord Italia e poi l’estero. Negli uffici della Mobile laddove è stato quindi trasferito immediatamente, è stato accertato che Francis aveva graffi e abrasioni in tutto il corpo compatibili con una colluttazione avuta evidentemente con la vittima. L’abbigliamento indossato dall'uomo è stato posto sotto sequestro al fine di trovare tracce di sangue. Nella tasca dei pantaloni Francis aveva un foglio scritto a mano in cui erano segnati i nominativi della moglie e dei figli. Francis non ha rilasciato dichiarazioni alla polizia, negando di essere stato al Cara. Adesso si trova nel carcere di piazza Lanza a disposizione del Sostituto Procuratore di turno della Procura di Catania. https://www.youtube.com/watch?v=1JknDXejb0U&feature=youtu.be