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Caos Amt, ancora problemi per i dipendenti, Fast-Confsal: "Pronti allo sciopero", ma il presidente La Rosa(Amt

30-03-2018 09:18

Giuseppe Nibali

amt, enzo bianco, accenture, ustionato, catturandi, maresciallo salvo mirarchi, santa Caterina del Bargo, clan Mazzei, protesta netturbini,


Torna ad infuocarsi la protesta dei dipendenti dell'Azienda Metropolitana Trasporti. Annunciato per il 4 aprile il sit in di protesta davanti la sede della partecipata del Comune di Catania, con lo sciopero pronto a seguirlo, a causa delle condizioni per i lavoratori, relative ad orario di lavoro e straordinari, oltre che ai vecchi problemi ancora esistenti. Giovanni Lo Schiavo, segretario regionale Fast - Confsal spiega: "Da due anni c'è una continua trattativa che a nulla ha portato. L'azienda pretende che i dipendenti facciano lo straordinario ma lo paga quando e se vuole. I bus sono sempre vecchi, con le condizioni di lavoro pessime". Ma Puccio La Rosa, presidente Amt risponde duramente: "Questo sindacato vuol farsi pubblicità, le condizioni di lavoro non sono quelle di cui parlano. Diffondono falsità"



"Metteremo in atto il sit in dopo Pasqua davanti alla sede, per poi proclamare lo sciopero immediatamente, qualora non vengano date risposte seguite da fatti concreti. I lavoratori sono da anni continuamente vessati e danneggiati".



Parole dure da parte del segretario Fast - Confsal, per una vicenda che ormai da anni alimenta polemiche aspre per le condizioni del trasporto di superficie a Catania, sempre peggiori, come del resto anche le condizioni di chi si trova a lavorare e viaggiare su questi autobus, rischiando perfino di essere aggredito.



"Da due anni c'è una continua trattativa, senza risultati utili, nemmeno dopo le elezioni regionali e nazionali. Tutto a discapito dei lavoratori. Non c'è un accordo preciso, e si continua ad applicare il cosiddetto contatore, che danneggia i dipendenti continuamente. Per questo motivo vengono applicati erroneamente gli articoli 27 e 28 del contratto collettivo nazionale, cioè quelli sull'orario di lavoro".



Il contatore, di cui si parla, comporta -come spiega Lo Schiavo- che "dopo il passaggio all'ispettorato del lavoro nell'ottobre 2017, l'azienda aveva dichiarato la dismissione dell'ordine sindacale n.38 e l' applicazione degli articoli 27 e 28 del contratto collettivo di lavoro. Però anziché applicare il limite di 26 settimane come previsto dal contratto, l'azienda applica in maniera retroattiva e unilaterale un contatore di giornate a partire dall'1 settembre del 2017 di 156 giornate di lavoro, con un pagamento mensile del 50% dello straordinario e 50% accantonato al compimento delle 156 giornate. Di fatto questo contatore già bocciato dal referendum dei lavoratori non toglie ore di straordinario ma sposta il periodo plurisettimanale in avanti pari a tutte le assenze per: malattia, legge 104, congedi parentali, donazione sangue, ecc ad eccezione della licenza e dei permessi retribuiti che vengono considerati presenze".



La richiesta dunque è semplice da parte del sindacato: "chiediamo che ai lavoratori venga applicato quanto previsto nel contratto, cioè 39 ore settimanali. Chi vuol fare lo straordinario lo può fare, ma deve essere pagato mensilmente, e non accantonando gli extra per non essere poi pagato o avere un accumulo con le aliquote superate che portano una tassazione eccessiva".



Un totale caos che porterà, come già accaduto, ad uno scontro qualora non si riescano ad affrontare e risolvere una volta per tutte i problemi che hanno portato la partecipata sull'orlo del baratro: "C'è un'interpretazione dell'orario da parte dell'azienda del tutto distorta, ai lavoratori Amt va applicato il regio decreto n.28 del 23 in materia di lavoro, e non si può obbligare i dipendenti a fare lo straordinario e poi non pagarlo o posticiparlo ai mesi successivi. Inoltre si parla della legge 104, e si discute del fatto che i lavoratori, utilizzando questa non possano prendere le domeniche. E' assurdo perchè si possono scegliere, di concerto con l'azienda, e programmare, le giornate all'interno del mese, per dare la possibilità di accudire i familiari malati, scopo della norma".



Ma dai vertici aziendali, arriva pronta a altrettanto dura la risposta. Puccio La Rosa, presidente di Amt S.p.a., tornato in sella da alcuni mesi, con un nota afferma: "Da notizie di stampa  apprendo che un sindacato autonomo, non firmatario di contratto, intende promuovere un sit-tin di protesta su motivazioni del tutto campate in aria e prive di fondamento. Un comportamento incomprensibile ed immotivato che appare esclusivamente legato alla volontà di farsi facile pubblicità a buon mercato sulle spalle dell’AMT Catania S.p.A. e dei suoi lavoratori. Ed , infatti,  -precisa La Rosa– sono  del tutto false, strumentali e prive di fondamento le notizia che: AMT Catania non paga lo straordinario ai propri dipendenti; che l’Azienda non si stia prodigando per definire con le organizzazioni sindacali un accordo di secondo livello applicativo del CCNL di categoria; che non siano state avviate le procedure per espletare i concorsi interni. Ed invero –prosegue il presidente di AMT-  lo straordinario ai lavoratori di AMT Catania S.p.A è stato regolarmente corrisposto nel pieno rispetto di quanto statuito dagli art. 27 e 28 del vigente ccnl di categoria, come inequivocabilmente provato proprio dalle buste paga del corrente mese regolarmente pagata in data 27 Marzo c.a,  i concorsi interni sono stati deliberati dall’attuale C.d.A. nel rispetto della legge e sottoposti, come necessario, alle valutazioni del Comune di Catania e dell’organo di controllo analogo. A ciò aggiungasi, che l’Azienda sta lavorando con tutte le organizzazioni sindacali alla definizione di un accordo di secondo livello applicativo del ccnl di categoria come dimostrato dalle riunioni tenute fino allo scorso 26 marzo c.a. In merito ai mezzi a disposizione dell’Azienda –precisa La Rosa-  oltre a provvedere negli ultimi mesi ad azioni mirate di manutenzione ordinarie e straordinarie delle vetture possedute che hanno permesso di recuperare il parco macchine aziendale, si è adoperata per averne di nuove. Ciò è chiaramente dimostrato, dagli oltre 30 nuovi mezzi messi in esercizio fra  l’anno 2016 e l’anno 2017 e dal contratto sottoscritto la scorsa settimana per l’acquisto di oltre 49 nuovi mezzi attraverso i fondi del pon metro. Nuovi bus a cui se ne  aggiungeranno, fra l’anno 2018 e l’anno 2019, ulteriori 37 attraverso i cosiddetti fondi poc, 9 già oggetto finanziamento attraverso i fondi della cosiddetta legge Del Rio, 4 nell’ambito dei finanziamenti per la riqualificazione delle periferie e ulteriore 19 per effetto di un bando a cui AMT sta partecipando in scadenza il prossimo 31 Marzo. Fatti questi chiariti da ultimo, proprio in data 26 Marzo, a tutte le organizzazioni sindacali e che dimostrano come le motivazioni adottate dalla sigla autonoma in questione per convocare sit-in  sono del tutto prive di fondamento. Sia chiaro, infine, –conclude l'avvocato Puccio La Rosa– che il lavoro promosso dal C.d.A. che ho l’onore di presiedere è esclusivamente finalizzato a consentire la crescita e lo sviluppo dell’Azienda, nell’interesse dei suoi lavoratori e della Città di Catania e che non consentiremo a nessuno, con comportamenti strumentali e chiaramente propagandistici, di danneggiare la società e i suoi lavoratori".



 



 



 



 



 


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