Ancora niente da fare per i residenti di via San Giuseppe La Rena, sempre più stanchi e amareggiati per l’attività abusiva che si svolge ogni sabato pomeriggio al mercatino delle pulci. Ogni anno la stessa storia, le denunce depositate alla Procura della Repubblica ormai si saranno ammuffite. L’anarchia regna sovrana e malgrado tutti sappiano e protestino, il mercatino resiste da anni e da anni nessuno muove un dito per sospendere o regolarne l’attività. “Così contribuiamo a creare malasanità” asserisce Lorenzo Leone, ex presidente della VI circoscrizione che denuncia ogni giorno con foto e post l’insostenibile realtà periferica. Ogni sabato pomeriggio i venditori abusivi si piazzano puntuali nel piazzale esterno all’ex mercato ortofrutticolo vendendo merce non fatturata e quindi neanche controllata, che non fa altro che aggiungersi a dell’altra incrementando un commercio arbitrario e illegittimo. Già dal sabato mattina persone di varie etnie si piazzano in area per preparare le loro bancherelle e vendere quel che hanno trovato rovistando nei cassonetti, con la maggior parte dei prodotti messi in vendita che non è altro che spazzatura. Lo sanno bene i residenti e soprattutto i turisti che transitano in zona e che dimorano nei vari hotel e bad and breakfast circostanti il mercato. Ad aggravare la situazione gli escrementi lasciati dagli ambulanti, che non avendo servizi igienici pubblici in zona, per forza di cose si ritrovano a dover espletare i loro bisogni sotto gli occhi attoniti dei residenti del luogo. “Non è la prima volta che i cittadini vengono a lamentarsi dello scempio che trovano – afferma ancora il consigliere – io per primo ho sollecitato svariate volte il problema all’assessore Balsamo”. La situazione si va ad aggravare ulteriormente se si pensa agli enormi cumuli di immondizia che vengono lasciati ogni sabato sera al fine dell’attività abusiva che ha luogo il pomeriggio. Il mercato, essendo abusivo, non prevede alcun servizio di raccolta, ne consegue pertanto una vera e propria discarica a cielo aperto che oltre a disturbare il decoro urbano, contribuisce a inquinare una Catania già piena di sporcizia di suo. La merce buttata viene lasciata per strada sino al lunedì seguente, quando, per forza di cose, entrano in gioco le ruspe mandate dal comune,che consentono lo smaltimento dei rifiuti liberamente gettati, complice il loro nullo valore. La via è una delle arterie principali cittadine che permette il collegamento all’aeroporto, particolarmente transitata dai turisti per raggiungere il centro. I problemi non finiscono qui, perché la zona è stata dal comune riconosciuta come d’allerta perché ad altissimo rischio idrogeologico, la cui pericolosità è strettamente legata allo stravolgimento della rete idrografica presistente da parte delle recenti urbanizzazioni, con appesantimento dei canali di scolo che si intasano provocando consistenti allagamenti. “Le bancarelle potrebbero essere spostate all’interno dell’ex mercato della frutta –continua a ribadire il consigliere – magari recuperando il parcheggio a pagamento della Sostare, contribuendo così a fare anche cassa per il Comune. Inoltre così la merce verrebbe quantomeno controllata e si provvederebbe così a stroncare sul nascere il possibile commercio di merce contraffatta e persino rubata”. Della situazione se ne parlava già nel lontano duemilatredici e nonostante le lamentele, le numerose denunce e gli articoli scritti se ne continua a parlare tuttora senza che si riesca a risolversi.