Un esimio ministro alla corte di un premier di poca cultura (ma larghe disponibilità economiche) divenne celebre qualche anno fa per questa lapidaria battuta. Ridere o piangere? E’ proprio così? L’arte - in tutte le sue declinazioni - è un hobby per riccastri annoiati o un volano non solo per il pensiero, ma pure per l’economia? E l’Italia, con la Sicilia, in testa, può farne a meno? Ne ha mai fatto a meno? Vito Chiaromonte (storico dell’arte), Rossana Taormina (artista) e Michele Spadaro (ingegnere del suono) ne parlano con Aldo Premoli, questa volta collegato dalla Galleria appena aperta a Palazzolo Acreide insieme al suo amico Davide Bramante. E magari ci faranno visitare live la mostra “8 Fotografi + un Ingegnere”… Domenica 28 giugno alle 11 in diretta sulle pagine Facebook di SudPress e SudStyle, sul canale" >YouTube e al termine anche in formato audio su Spotify e le altre piattaforme podcast.
Vito Chiaramonte, classe 1973, è uno Storico dell’arte, docente.
Si laurea nel 1997 con una tesi di Storia comparata dell’arte dei paesi europei.
Ha svolto attività didattica presso Unipa, dal ‘98 al 2004, quando ha iniziato a insegnare lettere classiche.
Phd in Storia dell’arte si è occupato principalmente di pittura e architettura del Seicento e di storia del restauro.
Ha partecipato alla realizzazione di numerose mostre e cataloghi come saggista e curatore.
Insegna Storia dell’arte medievale e Storia dell’arte moderna presso Abadir dal 2012.
Nell’ambito della didattica dell’arte ha ideato e scritto strumenti multimediali dedicati all’analisi dell’immagine.
Oggi coordina la scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Gonzaga di Palermo.
Dalla primavera del 2018 è direttore didattico di Abadir.
Michele Spadaro, 26 anni, è un ingegnere del suono e lavora nella produzione audio e musicale per diversi campi di applicazione.
Ha iniziato come musicista , per sviluppare ulteriormente la comprensione dell'elaborazione del segnale e dell'ingegneria audio
Ha completato un corso di diploma in Produzione musicale e ingegneria del suono presso Point Blank London; una produzione audio BA (Hons) presso l'istituto SAE di Londra, ed è attualmente iscritto a un MMus in Sonic Arts all'università Goldsmiths.
Ha consolidato le sue competenze nella produzione musicale, nella gestione dei progetti, nella sincronizzazione e nella manutenzione dello studio presso "quiet, please!", A Milano, ricoprendo il ruolo di ingegnere junior.
Dopo questa esperienza, ha orientato la sua pratica nel campo delle arti sonore. Il suo ruolo di project manager audio presso la Fondazione Oelle gli ha permesso di sviluppare i suoi progetti: MXUG (Music For Urban Gardens) e “Sonic Landscapes”; accanto ad altre opportunità come freelance come la post produzione di documentari (Moral Bombing - Ezio Costanzo) e Sound Designing (Wider Poker).
MXUG consiste in una ricerca artistica, che attraverso la tecnologia analogica e digitale, consente agli elementi naturali (eventi atmosferici, piante, suolo) di interagire in modo tale da diventare coautori della musica stessa.
Sonic Landscapes è una composizione di paesaggi sonori, che mira a ricreare la percezione uditiva immersiva di 3 immagini selezionate, realizzate dal fotografo Phill Stern durante la seconda guerra mondiale, e ospitate al museo dello sbarco di Catania.
Il progetto viene consegnato in audio binaurale, usando un approccio mix di audio spaziale registrato ed elaborato, trasmesso in streaming al pubblico tramite un set di cuffie, posizionato di fronte alle immagini esposte.
Sua la insonorizzazione di 2 immagini subacquee per la mostra
Gli altri siciliani. 8 fotografi + 1 ingegnere
presso San Sebastiano Contemporary a Palazzolo
Rossana Taormina nasce a Partanna, nella Valle del Belice, pochi anni dopo il violento sisma del 1968.
L’impulso culturale e artistico di respiro internazionale della vicina Gibellina, che sarebbe culminato nel Grande Cretto di Burri, sarà elemento determinante nella sua formazione.
Dopo la maturità classica e un biennio di studi universitari in archeologia, trascorre a Roma alcuni anni per lavoro e in quel periodo entra in contatto con l'ambiente artistico della Capitale.
Rientrata in Sicilia sperimenta la propria inclinazione nel campo delle arti visive con alcune esperienze nell'ambito della comunicazione visiva e dell’illustrazione didattica. Quindi si diploma presso l’Accademia di Belle Arti.
Dal 2011 si dedica esclusivamente alla propria ricerca artistica.
Il folgorante incontro con l'archivio fotografico di famiglia, recuperato solo in parte dalle macerie, la progressiva perdita della configurazione dei luoghi dell'infanzia a seguito della ricostruzione post terremoto con la conseguente ridefinizione identitaria delle comunità coinvolte, inducono in lei un naturale sentimento della memoria e della nostalgia che trova modo di esprimersi nella rielaborazione delle poetiche dell’object trouvè.
L'intervento artistico, che coinvolge foto autentiche, mappe, carte nautiche, oltre a prediligere l'uso del filo, legato al ricordo della nonna ricamatrice, ha una forte inclinazione per la contaminazione dei linguaggi.
Il lavoro di Rossana Taormina è stato esposto in Europa e negli Stati Uniti.
La sua ricerca artistica compare su diverse riviste e pubblicazioni internazionali, tra le quali ricordiamo la monografia di Charlotte Vannier “DE FIL EN AIGUILLE / LA BRODERIE DANS L'ART CONTEMPORAIN”, Pyramyd Éditions e l’articolo “Talents aiguilles” sul ricamo nell’arte contemporanea, pubblicato nel marzo 2019 su Beaux Arts Magazine.