Il Pietro Agen del titolo è lo stesso dello strano caso di cui ci siamo occupati nell'ormai lontanissimo novembre 2019 del "contributo" di 15 mila euro di soldi pubblici della Camera di Commercio da lui presieduta finiti all'associazione privata presieduta dal figlio Vasco e con socia tutta la sua famiglia, moglie compresa.
Una vicenda già insuperabile in qualsiasi distretto giudiziario del mondo e che avrebbe quanto meno scatenato gli ispettori del governo regionale siciliano che è organo di controllo, per di più aggravata da un maldestro tentativo di occultare la documentazione addirittura appropriandosi e distraendo una corrispondenza destinata al responsabile anticorruzione, rispondendo illegittimamente in maniera omissiva ad un accesso agli atti.
E INVECE NIENTE.
Inerzia che, probabilmente, ha incentivato il crescere di evidenti conflitti di interesse di notevole rilevanza, all'interno della stessa Camera di Commercio come nella sua principale "partecipata", quella SAC amministrata dall'AD Nico Torrisi, componente della giunta della ConfCommercio presieduta sempre dallo stesso Agen e che gestisce l'aeroporto di Catania e nella quale, come abbiamo più volte dimostrato, succede di tutto.
Al centro sempre il "Sistema", come lo definscono loro stessi, di ConfCommercio Catania, che insieme al resto gestisce una serie di "società di servizi".
Di quello che sta accadendo intorno all'Ente Fiera ci siamo occupati a luglio, rivelando come mentre la Camera di Commercio sta trattando, spendendo anche soldi pubblici per perizie e avvisi, per acquistare un immobile che ancora non si è capito di chi è, a "gestire" gli eventi fieristici è stata una società del "Sistema ConfCommercio" con presidente quel Riccardo Galimberti che è componente della giunta della stessa Camera di Commercio e che addirittura dalla stessa giunta incaricato formalmente a condurre la trattativa pubblica...Manco a dirlo, nella società privata consigliere di amministrazione il figlio di Agen, Vasco, sempre quello dei 15 mila euro...
Un "Sistema" singolare questo della ConfCommercio, dove il presidente di Catania, sempre Agen, può impunemente dichiarare che a livello nazionale girano tangenti milionarie senza che accada nulla, salvo poi affermare di essere in "costante comunicazione con la Procura della Repubblica" e quindi...
E veniamo all'ultimo caso che ci è saltato all'occhio analizzando i bilanci della Camera di Commercio, che per parte loro profili di interesse ne hanno diversi e di cui ci occuperemo successivamente.
A pagina 25 e seguire della nota integrativa al Bilancio 2019 della Camera di Commercio del Sud Est si trova l'elenco delle "partecipazioni" detenute dalla Camera di Commercio del SudEst della Sicilia.
Scopriamo che la Camera di Commercio del Sud Est detiene quote di capitale in ben 39 enti diversi e di diversa natura, magari vedremo un altra volta di che si tratta singolarmente.
Tra queste 5 sono "confidi", cioè società private che intervengono per "facilitare" l'erogazione di finanziamenti prestando, a pagamento, garanzie in favore dei propri iscritti.
La "partecipazione" al capitale della Camera in queste società si aggira tra i 12 ed i 22 mila euro, mentre la più cospicua arriva a ben 87 mila euro e riguarda un consorzio che si chiama COFIAC, denominazione che ci ricorda qualcosa.
Infatti è proprio il confidi appartenente al "Sistema ConfCommercio" di cui sopra.
La sede legale è in via Madrà 8 a Catania, che poi è la sede della ConfCommercio, oltre che della società EXPO Mediterraneo (sempre di cui sopra) e di altre di cui ci siamo già occupati.
Dobbiamo farne un altra, in altra sede, e quanto ricordavamo viene confermato:
Ah ecco...
AVVERTENZA PER PM, GIP E GIUDICI (nel caso di denuncia per diffamazione questo inciso fa parte integrante dell’articolo): questo, come tutti gli altri dedicati a SAC e Camera di Commercio di Catania, (tra loro collegate per gestione, direzione e controllo), è indispensabile, a fini di giustizia, valutarlo in relazione a tutti gli altri pubblicati, (alcuni elencati in via non esaustiva in calce e compresi quelli che saranno pubblicati prossimamente), in quanto fa parte di un’unica organica attività d’inchiesta giornalisticaorientata alla funzione di pubblica utilità di raccontare le dinamiche del potere locale, i metodi di gestione di enti pubblici e l’utilizzo di pubbliche risorse. Di conseguenza toni e contenuti sono direttamente correlati alla successione narrativa.