La scomparsa di Franco Battiato ha compiuto il suo primo anno ed ha consumato le consuete celebrazioni che però, sinceramente, non hanno convinto, non sono sembrate all'altezza della grandezza di una personalità che ha segnato livelli inimmaginabili di espressione artistica ed intellettuale.
Un vero gigante, meritava di più, ma è noto che la Sicilia non ha grandi capacità nel ricordare i suoi grandi, e Catania ancora peggio: basti pensare a com'è trattato il povero Bellini.
In quest'occasione si sono inventati la solita soluzione "a costo zero" e anche abbastanza inutile: la intitolazione "per finta" del Lungomare di Catania.
Per finta perché, per non dare fastidio ai residenti, è stato deciso di non cambiare la toponomastica.
Significa che in pratica si tratterebbe di una sorta di "dedica", niente più, il nome della via resta lo stesso.
Ma è ancora più inutile perché nessuno identificherà mai il Lungomare come "Lungomare Battiato" e nessuno mai andrà a visitarlo perché a lui intitolato, considerato che il Lungomare di Catania, a prescindere dallo scempio immondo in cui è mantenuto, resta e sarà "Il Lungomare" e basta, almeno fino a che non crollerà sulla scogliera sottostante insieme alle sue ringhiere arruginite e abbandonate da almeno un trentennio.
Il senso della questione lo riassume, benissimo e con elegante pacatezza, il raffinato antiquario catanese Antonio Cannella con un post sulla sua pagina Facebook, subito condiviso e commentato favorevolmente da centinaia di concittadini:
"A Catania c’è questa brutta abitudine di cambiare il nome alle strade. Il maestro Franco Battiato sicuramente merita tutte le attenzioni dovute ma non vedo il motivo perché mettere il suo nome per sostituire quello di un personaggio storico come Artale Alagona ..è come cancellare la storia della nostra città…poi alla fine si chiamerà come sempre “ il lungomare “ e basta! Invece, sarebbe bello continuare la tradizione degli uomini illustri alla Villa Bellini e magari intitolare il piazzale della musica a Battiato e mettere una sua statua bronzea altezza naturale come se fosse lì affacciato a guardare l‘Etna che amava tanto.Una realtà del genere ,di spessore europeo, darebbe la possibilità ai turisti di fare una foto col maestro e portare così la sua immagine e il suo nome in giro per il mondo."
Un suggerimento del tutto ragionevole.
Segno che il più delle volte basterebbe ragionarci un attimo piuttosto che adottare sempre scelte estemporanee e frettolose che si rivelano occasioni sprecate, esempi di sciatteria di chi fa le cose tanto per farle, mentre probabilmente pensa ad altro che in genere si identifica con i fattacci suoi, senza un minimo di visione, senza intelligenza civica e civile, neanche quella utilitaristica.
Hanno avuto un anno intero per trasformare una scomparsa dolorosa ed un vuoto immenso in occasione di rivendicazione di un patrimonio straordinario qual è il lascito dell'Autore de La Cura, e invece gli hanno dedicato a costo zero il Lungomare.
E per giunta anche per finta.