.png)

Settimana scorsa abbiamo dato notizia di una storia che rischiava di finire in maniera triste, e non è il momento di aggiungere mestizia a tragedie che stanno sconvolgendo le nostre povere vite quotidiane diventate ogni giorno più pesanti.
Era una storia piccola se vogliamo, almeno di fronte all'enormità di quanto sta accadendo nel mondo, ma ci aveva colpito e abbiamo ritenuto di accendervi un faro: e abbiamo fatto bene.
Avevamo scelto di usare toni forti, chiamando in causa direttamente il governo regionale, allora ancora presieduto dal neo senatore Nello Musumeci, ben consapevoli che con molta probabilità si trattava di affare trattato certamente a livelli ben più bassi della gerarchia.
E infatti.
Da fonti autorevoli apprendiamo che, ovviamente, il presidente Musumeci non era a conoscenza di quanto era stato deciso dall'Ufficio Territoriale di Ragusa afferente all'assessorato all'Agricoltura, e che appresa la notizia si è subito attivato per impedire l'orribile patatrac.
IL RETROSCENA
Prima di lanciare la notizia, la scorsa settimana, abbiamo preso contatto con l'Istituto Incremento Ippico, con il Commissario principessa Caterina Grimaldi di Nixima per la precisione, chidendole se sapesse qualcosa di questa imminente asta, ottenendo una risposta negativa ma anche il suo impegno ad informarsi ed intervenire nella vicenda, anche in considerazione della sua atavica passione per gli equini appartenendo ad una delle più nobili e antiche dinastie di allevatori del Mediterraneo dalla quale ha ereditato l'amore ed il rispetto per questi straordinari animali.
A questo punto pare sia intervenuto anche il presidente Musumeci, che magari Sudpress non lo legge, ci mancherebbe, ma qualcuno gli avrà riferito che a Ragusa qualcosa accadeva ed ha probabilmente espresso da par suo il disappunto per questa faccenda, determinando la salutare marcia indietro degli uffici competenti.
Insomma, si è messa in moto una rete di protezione di quelle povere bestie, tutte con nome e data di nascita come da noi pubblicato nel precedente articolo.
L'Istituto Incremento Ippico guidato da Caterina Grimaldi e di concerto con il presidente Musumeci, infatti, appurata la veridicità dell'inquietante notizia, nei giorni immediatamente successivi ha emanato un deciso comunicato dal titolo eloquente:
«No all’asta degli equidi. Prospettiva certa con affidamenti gratuiti»; e con sottotitolo concreto: "L’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia si propone come organo tecnico."
Nel comunicato si legge: "L’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia prende le distanze dall’avviso di asta pubblica per la vendita di equidi emanata nei giorni scorsi dal Dipartimento Regionale Sviluppo Rurale e Territoriale di Ragusa e che dovrebbe aprirsi il 19 ottobre 2022 alle 10:30.
Come da bando pubblico, l’avviso interessa l'alienazione di 6 asini e 19 cavalli (per un importo a base d’asta pari a € 1,50 per chilogrammo di peso vivo) di proprietà̀ dello stesso Dipartimento Regionale e allevati presso l'azienda pilota per l'allevamento dell'asino ragusano sita in località̀ "Carcallé" - complesso boscato di Calaforno.
L’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia, non concordando con la suddetta procedura avviata, suggerisce di percorrere la strada degli affidamenti gratuiti, proponendosi come organo tecnico, a garanzia di una collocazione più idonea degli equidi oggetto dell’avviso presso agriturismi e allevamenti siciliani atti ad accoglierli e a garantire loro una prospettiva certa e serena."
Una posizione difficile da bypassare e che viene raccolta dal Dirigente Generale dell'assessorato Agricoltura che sospende la procedura d'asta.
Ne ricaviamo notizia dalla nota inviata dal direttore dell'Istituto Incremento Ippico, il dr. Alfredo Alessandra:

L'epilogo di questa nostra piccola grande storia arriva alle 15.46 del 17 ottobre, con una nota dell'Ufficio Stampa della Regione Siciliana:

Quindi l'asta del 19 ottobre, con cui si dovevano cedere a 1.50 euro al chilo i 6 asini e 19 cavalli della regione, è stata annullata.
Grazie davvero al Presidente Musumeci per il decisivo intervento e siamo certi che l'impegno assunto dall'Istituto Incremento Ippico, con il Commissario Caterina Grimaldi e il direttore Alfredo Alessandra, entrambi ben conosciuti per la serietà e passione che mettono in quello che fanno, garantirà la migliore soluzione alla sorte dei nostri 25 equini, sperando che questo lieto fine sia il primo di una lunga serie per la nostra Sicilia: magari porta bene.
PS: la foto di copertina, scattata da PH Donatella Turillo, fa parte della collezione di WonderTime, la rassegna d'arte diffusa che inaugurò proprio all'Istituto Incremento Ippico la sua seconda edizione del 2018 con, tra l'altro, l'esposizione nel magnifico galoppattoio coperto della monumentale statua bronzea di Salvador Dalì "Traiano a cavallo".
Andatelo a visitare l'antico "Stadduni" di via Vittorio Emanuele 508: una delle tante meraviglie catanesi.