È più nota come piazza Santo Spirito, in realtà già da qualche anno è intitolata al grande attore catanese Turi Ferro, che magari ne avrebbe fatto a meno a vederla com'è ridotta.
Si trova a 426 metri di distanza dalla sede della Prefettura di via Minoriti, a 565 metri dalla Questura Centrale di via Manzoni e 749 metri dal Palazzo degli Elefanti, la sede del governo cittadino: tanto per dire.
È anche a pochi metri da quella vergogna incredibile che è San Berillo Vecchio, l'apoteosi di tutte le deficienze di chi amministra questa città, Catania, quella che era dei Principi Biscari, quella del Barocco, e quella dove ora si stuprano le bambine di 13 anni alla Villa Bellini.
Com'è a pochi metri da quella che resta una provocazione ancora infruttuosa e sbeffeggiante il potere incapace, lo straordinario murale della Banca d'Italia, con i suoi colori sgargianti che invitano alla bellezza mentre restano un urlo allo scandalo dell'orrore che lo circonda.
Questa è Catania, che però è anche in quei cittadini che non si rassegnano.
Come quello che ha denunciato, e segnalato a noi, l'estorsione quotidiana che la gente perbene deve subire proprio in quella piazza, con tre figuri impuniti da anni che pretendono il pizzo del parcheggio e che al diniego rispondono danneggiando le auto.
E ci sarebbero anche le telecamere, di quelle che sono costate milioni di soldi pubblici e non sono mai entrate in funzione, ovviamente.
Allo scandalo delle telecamere dedicheremo a breve uno speciale, intanto cittadini catanesi e turisti di ogni dove, continueranno a pagare il pizzo o a trovarsi i vetri spaccati.
A 426 metri dalla Prefettura.
565 dalla Questura.
749 dal Comune.
Bravi, continuate così.
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