Addio vecchia Signora dell’Etna, addio Littorina della mia giovinezza ed anche degli anni maturi.
Ti piangono al capezzale schiere di studenti che dai paesi etnei hai fatto sempre arrivare a scuola prima del suono della campanella; ti piangono i lavoratori ai quali hai risparmiato il tormento della guida in strade da terzo mondo; ti rimpiangeranno i turisti ai quali hai sempre regalato panorami di straordinaria bellezza.
Lontani, insensibili, i sindaci (minuscolo voluto ) di Catania, Misterbianco, Belpasso, Paternò, Santa Maria di Licodia, Paternò, Adrano.
Fossimo stati in una nazione di uomini e non un volgo disperso, ci sarebbe stata una insurrezione popolare.
Ci dicono che ci sarà la metropolitana: quando?
Altra vergogna istituzionale: se una impresa non funziona la si sostituisce con decorrenza immediata.
Se ne avessimo affidato ai Giapponesi o ai Cinesi la costruzione, la metropolitana funzionerebbe da anni in tutto il suo percorso.
Impazza in questi giorni la battaglia dell’autonomia: se non avessimo i politici che abbiamo, noi avremmo dovuto dare a Salvini e a Calderoli il benservito.
Cari Siciliani, avete mai pensato a quanto ricca sarebbe la Sicilia se non ci fossero i cialtroni?
Abbiamo, sì, lo abbiamo, il petrolio, abbiamo il sole per il fotovoltaico, avremmo potuto avere il mare più bello d’Italia se non ci fossero stati gli sporcaccioni a tutti i livelli a rendere non balneabile la quasi totalità degli oltre settecento chilometri di costa.
E che dire della nostra agricoltura, dei nostri allevamenti, della nostra gastronomia?
I cittadini protestano astenendosi dal votare; dal canto loro le persone perbene, di cultura, i non vassalli, se la fanno alla larga dalla politica che rimane sempre nelle mani dei soliti noti affaristi.
Triste la conclusione: aveva ragione Sciascia, la Sicilia è irredimibile.
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