Il Parco Gioeni, il più grande spazio verde di Catania con un'estensione di circa 75.000 metri quadrati, rappresenta uno dei punti chiave della città, offrendo un polmone verde in una zona urbana dominata dalla circonvallazione e dal Tondo Gioeni.
Questo parco, realizzato su un terreno vulcanico e completato negli anni '90, è stato per decenni un simbolo di speranza per la riqualificazione ambientale di Catania.
Tuttavia, negli ultimi anni, il Parco Gioeni è divenuto sinonimo di degrado, abbandono e criminalità.
La mancanza di manutenzione e l'incapacità delle autorità locali di gestire il parco hanno portato all'insorgere di problematiche gravi che minacciano la sicurezza dei cittadini e la conservazione della biodiversità presente nell'area.
Un recente reportage realizzato dai blogger catanesi Maurizio Loritto e Giuseppe Ferrara di Sudpress ha messo in luce le criticità che affliggono il parco.
La denuncia si concentra sull'evidente stato di abbandono: spazzatura ovunque, vialetti dissestati e pericolosi, strutture fatiscenti e segni inequivocabili di atti vandalici.
Episodi di microcriminalità e spaccio di droga, facilitati dall'assenza di un controllo adeguato, con tanto di parcheggio abusivo, completano un quadro desolante.
Nonostante le promesse di interventi strutturali, il parco versa ancora in condizioni critiche.
Negli ultimi anni, sono stati annunciati vari progetti di riqualificazione e interventi legati alla rigenerazione del verde, come quello finanziato dal Ministero dell'Ambiente per 1,7 milioni di euro.
Tuttavia, molti di questi progetti sembrano rimanere incompleti o insufficienti di fronte alle esigenze reali del parco.
La situazione del Parco Gioeni è un chiaro esempio di come l'incuria amministrativa possa compromettere un bene comune che dovrebbe essere a disposizione della comunità.
Le testimonianze dei residenti, sempre più preoccupati per la propria sicurezza, e l'assenza di iniziative concrete da parte del Comune, richiedono un immediato cambio di rotta.
Catania non può permettersi di perdere il suo più grande parco pubblico, un tempo simbolo di rinascita ambientale, oggi vittima del degrado e dell'indifferenza.