A pochi passi da Corso San Vito, arteria urbana pulsante di una cittadina che tra gli anni ’70 e ’80 del Novecento diventa la meta prescelta da un flusso straordinario di famiglie provenienti da Catania, sorge una delle più graziose (e poche, tra l’altro) aree verdi che impreziosiscono il comune di Mascalucia.
Il Parco urbano “Trinità-Manenti” è una piccola gemma che colora il centro di questo territorio dell’hinterland con la visione del suo ideatore e progettista, il compianto Silvestro Manenti.
Passato a miglior vita ancor prima di poter conoscere la propria creatura, il giovanissimo architetto e fotografo, nonché entusiasta attivista del gruppo giovanile mascaluciese “S.G.A.S.” (diventato poi progetto politico), lascia in dono alla sua cittadina un eden a portata di comunità come contrasto al pericolo di una selvaggia speculazione edilizia.
Tuttavia, il rapporto tra il parco e gli abitanti del comprensorio si dimostra tutt’altro che semplice.
Nuovi avvilimenti…
Già poco tempo dopo l’inaugurazione, avvenuta nel 2002, tutta l’euforia accumulata nei confronti della struttura sembra diradarsi velocemente, tra diversi e apprezzati eventi ospitati al suo interno e svariati episodi di vandalismo.
È l’inizio di giugno del 2017, infatti, quando un gruppo di giovani pensa bene di danneggiare gravemente alcune zone dell’area, tra cui quella dei bagni in legno, i quali vengono dati in pasto alle fiamme, creando così il serio rischio di conseguenze ben peggiori.
In quest’occasione, l’ormai ex sindaco Giovanni Leonardi rassicura la popolazione, annunciando ai microfoni di alcuni giornali locali: “Stiamo attivando un servizio di vigilanza e sorveglianza per meglio presidiare il territorio”.
Circa un anno più tardi dall’atto vandalico, diverse associazioni culturali ben presenti sul territorio, come “Mascalucia DOC”, fotografano e rimarcano lo stato in cui il Trinità-Manenti versa ancora e ormai da diverso tempo: un prato anonimo, incolto, su cui si posa qualche scivolo deserto, affiancato da immondizia e panchine divelte.
Per fortuna, le istituzioni hanno già una degna controrisposta a tale scempio.
Nel febbraio 2020, l’amministrazione comunale capitanata dall’attuale primo cittadino, Vincenzo Magra, può finalmente dare il via al progetto di realizzazione di spazi ricreativo-sportivi da istituire all’interno del Parco urbano.
Per portare a termine quest’ambizioso proposito, riportando così il polmone verde di Mascalucia al suo antico splendore, il comune non bada giustamente a spese: in effetti, l’amministrazione sfrutta fino all’ultimo centesimo i ben 422.700 euro che ha a disposizione, un ammontare per la maggior parte elargito dalla Regione Siciliana, grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR 2014/2020), e per minima parte cofinanziato dal comune stesso.
…e vecchie euforie
A metà del 2022, dopo un’attesa durata un paio d’anni, i lavori sono conclusi e il Parco Trinità-Manenti appare davvero rinvigorito agli occhi della comunità mascaluciese: con uno skatepark e un percorso per il fitness nuovi di zecca, per un costo totale previsto di quasi 50.000 euro secondo quanto riportato dal D.D.G. n°1349, firmato il 4 luglio 2018, l’area è infatti più che pronta ad accogliere ancora una volta gli abitanti del centro cittadino.
La struttura riprende dunque il proprio ruolo di teatro perfetto per rappresentazioni, festival musicali ed eventi enogastronomici che, a seconda della stagione, rinfrescano o riscaldano questo paese della provincia.
Stavolta, a vigilare sul parco è presente un nuovo sistema di videosorveglianza, dotazione in grado di scongiurare altri spiacevoli episodi come quelli accaduti in un passato non troppo lontano.
Tutto sembra quindi andare per il verso giusto. ma, si sa bene, l’euforia è una felicità effimera e si dirada velocemente.
A poche settimane dalla data di riapertura, infatti, altri atti vandalici e di bullismo sconvolgono la serenità a lungo ricercata dal Trinità-Manenti, tanto da costringere l’amministrazione comunale a chiudere l’area verde con una frequenza sempre maggiore.
L’unica nota non stonata sembra essere la videosorveglianza: le telecamere da poco installate possono finalmente fornire un volto chiaro di coloro che deturpano la struttura, pensando di rimanere impuniti.
Un’utile evenienza che lo stesso sindaco Magra affossa immediatamente, confessando: “Il sistema di videosorveglianza è a regime e operativo. Il problema è che all'interno della polizia municipale registriamo una carenza di organico".
Le registrazioni, quindi, ci sono; solo che non c’è nessuno a visionarle.
Negli ultimi anni, il ciclo di rinascita del parco sembra proprio fare un giro completo, tornando esattamente al punto di partenza: tra diversi e apprezzati eventi ospitati al suo interno e svariati episodi di vandalismo e di randagismo.
Stavolta, a vigilare sul parco è presente anche una targa commemorativa in onore di Silvestro Manenti; posata nell’agosto di questo 2024, e realizzata dall’artista catanese Benedetto Poma su proposta delle associazioni “Mascalucia DOC” e “S.G.A.S.”, la placca celebra la vita e la visione del giovane architetto e fotografo, ideatore e progettista di una piccola gemma, di un eden a portata di comunità.
La stessa comunità che, al momento, si ritrova stremata dall’alto tasso di criminalità urbana e dalla mancanza di controllo del territorio.