La presentazione di un libro è sempre un evento molto interessante, soprattutto se accolto positivamente da ch vi assiste.
E se fa luce su una tematica talmente scottante da trasformare l’appuntamento in un pretesto per affrontare tematiche sociali da cui ne scaturisce un dibattito, il successo è già preannunciato.
Questo è quanto accaduto presso la Sala Esedra di Catania, nel centro storico della città sede per l’appunto della presentazione de “Le Donne e l'Arte”.
Un titolo immediato ed esaustivo ma che racchiude al suo interno dei significati veramente pregnanti che meritano di essere sottolineati:
Un volume corposo che nasce dal lavoro sinergico tra diversi professionisti ed esperti del settore, ciascuno dei quali ha offerto il proprio prezioso contributo dopo anni ed anni di studi. Un lavoro intenso e fonte di soddisfazioni, un impatto emotivo emerso immediatamente durante la presentazione, nel plauso dei partecipanti.
Tantissime le persone presenti all'incontro che è stato moderato dall'editore Pierluigi Di Rosa e che ha visto i saluti iniziali del direttore del Parco Archeologico di Catania e della Valle d'Aci Giuseppe D'Urso e del presidente della “Pinacoteca Nunzio Sciavarrello” Carmelo Indriolo che con la presidente dell'associazione Cenacum Rosalba Panvini ha introdotto i lavori.
La donna nella società, una posizione da sempre ingombrante
Donne e società, possiamo parlare di evoluzione o siamo ancora al punto di partenza?
“Le Donne e l'Arte” è il progetto curato dai critici d’arte Alfio Nicotra e Gianluca Vecchio.
La donna non è più solo soggetto/oggetto, diventa lei stessa promotrice e creatrice di arte, seppur con difficoltà.
Ecco perché “Le Donne e l’Arte” allo scopo di fornire un quadro esaustivo considera un range temporale molto ampio, dai tempi classici al mondo contemporaneo, per scoprire le prime forme di contributo delle donne all'arte arrivando ai nostri tempi. Figure femminili che hanno fatto la storia dell'arte, questo è il fil rouge di tutto il volume.
I saggi compresi nel volume sono redatti da numerosi autori e tra questi hanno partecipato alla presentazione Rosalba Panvini - Archeologa e Presidente Cenacum - Giuseppina Radice - Scrittrice, storico dell’Arte, Accademia di Belle Arti Catania, Vittorio Ugo Vicari, Docente di Storia dell’Arte, Accademia di Belle Arti Catania e le storiche dell'arte Vittoria Vaccaro e Carmela Zaira Raimondo.
Gli autori svelano artisti poco conosciuti in contesti molto preclusivi per le donne, quale appunto l’arte.
Il volume è una raccolta di saggi critici inediti presentati in occasione delle Giornate Internazionali di Studi Le Donne e l'Arte, di Catania (2020) e Bronte (2023), mezzo secolo dopo la pubblicazione del saggio “apripista” di Linda Nochlin dal titolo Why Have There Been No Great Women Artists? Riaprendo così lo spiraglio al tema delle donne artiste nella storia. Ventitré i saggi che attraversano dall'antichità all’età contemporanea, dalla Sicilia all'Europa, dagli Stati Uniti all'Asia, non ci sono confini spaziotemporali.
Dal libro al dibattito, un tema ancora scottante
La presidente di Cenacum Rosalba Panvini sottolinea come siano pochi i documenti che attestino la presenza delle donne artiste nell'antichità, si pensi a Timarete ed Eirene.
Oltre alle difficoltà che vi sono persino oggi di trovare delle testimonianze di questo prezioso contributo.
Luce anche sulle artiste del Rinascimento e del Barocco; Adelina Modesti, ad esempio, scopre l'arte femminile esistente a Bologna tra il 500-600 focalizzandosi su Lavinia Fontana, la prima pittrice professionista del Rinascimento.
Non può mancare il riferimento all'artista contemporanea Helen Gorrill a cui si deve peraltro la copertina del volume; è sua, infatti, la “Mona Lisa”, scelta non casuale dato che il quadro originario di Leonardo Da Vinci è da sempre considerato l’iconico per eccellenza.
Un pretesto per estendere ad ampio raggio la tematica scottante quale la disparità di genere nel mondo dell'arte e non solo.
Temi caldi che hanno dato adito anche nel corso della presentazione a numerosi interventi circa il ruolo della donna dal punto di vista sociale, palesando come ancora ci sia tanto da fare. Il libro è un invito esteso a chiunque a riflettere sulle disuguaglianze di genere.
Che sia uno sprint per sensibilizzare la collettività.