Dopo aver spaccato il Terzo Polo a Ragusa («Mai con il PDL»), Raffaele Lombardo piazza due assessori autonomisti nella giunta di Stancanelli. FLI lo attacca: «Perchè a Ragusa no, e a Catania sì?». Pippo Scalia, coordinatore regionale finiano, ha anche incontrato Fabio Granata. Il problema sono le divisioni interne a FLI: i dirigenti ragusani hanno stretto l'accordo per l'apparentamento elettorale con il sindaco PDL, l'uscente Dipasquale. Fabio, scudiero autonomista, vuole invece l'accordo con il PD: «Ha ragione Lombardo» dice. Fra l'ondivaga UDC, la confusione futurista e l'equivoco PD, Raffaele divide e impera. Cinque giorni di fedeltà. A Raffaele non è servita una settimana intera per tradire il Terzo Polo. Sono bastate poche ore. E pensare che sabato a Todi era stato accolto come un eroe da Casini, Rutelli e Bocchino. Gianfranco Fini non c'era. Ma è proprio da FLI che arrivano le prime richieste di chiarimento. Nei giorni scorsi Lombardo aveva spaccato il Terzo Polo a Ragusa, dove i futuristi e l'UDC sostengono il sindaco uscente del PDL, Nello Dipasquale. Il presidente in persona era arrivato tre giorni fa nella città dei ponti, annunciando un candidato alternativo: "Non si fanno accordi con i berlusconiani" aveva anche detto a casa di Riccardo Minardo (MPA), durante la riunione con i dirigenti locali autonomisti. Ma ieri l'altro, a Catania, il MPA ha fatto ufficialmente il suo ingresso nella giunta PDL di Raffaele Stancanelli. «Se è questa la scelta degli uomini di Lombardo, perché allora a Ragusa si è arrivati a questa spaccatura?» chiede il coordinatore regionale di FLI, Pippo Scalia. Che però deve fare i conti con il dissenso di Fabio Granata, ormai quinta colonna raffaelliana del suo partito: "Caro Scalia e cari amici del Nuovo Polo: – scrive Granata- ha ragione Lombardo. Alle prossime amministrative non si può che partire al primo turno sempre dal Nuovo Polo. Bisogna avere una strategia comune con l’area politica che sostiene il Governo Regionale". Ma la corrente Raffaele di FLI è minoritaria. Per ora. Enrico Sciuto