Non è stato ancora approvato il riequilibrio di bilancio del Comune di Catania. Solo diciotto i presenti in aula, durante il consiglio di ieri, sei favorevoli, 4 contrari, otto astenuti. In mancanza del numero legale il presidente del Consiglio Marco Consoli interrompe la seduta per mancanza del numero legale che dovrebbe riprendere dopo un’ora, ma viene aggiornata a oggi alle 16,00. Questo atto del Consiglio comunale è fondamentale, “propedeutico”, come afferma l’Assessore Bonaccorsi, all’accesso al Fondo d Rotazione che servirà al Comune per non passare dalla fase di pre-dissesto a quella di dissesto. È un “adempimento previsto dall’Art. 193 del TUEL ed attiene ad una cadenza temporale del bilancio di un Ente Locale. In condizioni ordinarie il legislatore prevede che almeno una volta l’anno, entro il 30 settembre, vengano certificati da parte dell’organo preposto gli equilibri di bilancio e che in mancanza di tale equilibrio si debba provvedere attraverso gli atti necessari entro il 30 novembre”. Non è andata cos per il comune di Catania, che ha approvato il bilancio in data sei dicembre 2012 e ha certificato la persistenza degli equilibri in data 13 dicembre, per approdare oggi in consiglio con una delibera da approvare. Il documento ha avuto parere favorevole del Collegio dei Revisori – i cui atti non vengono pi pubblicati sul sito del Comune dal rinnovo delle cariche di inizio dicembre - mentre la I Commissione ha dato parere negativo e la IX non ha dato alcun parere. L’Assessore chiarisce che l’approvazione di questo Atto è richiesta dal legislatore e che senza di essa non si potrà accedere al “Fondo salva Enti”, cioè che senza aver soddisfatto tutte le condizioni riferite al bilancio, la richiesta di adesione del Comune non può essere presa in considerazione dal Ministero competente. Ma il capogruppo del PD, il Consigliere D’Agata nell’esprimere l’intenzione di voto contrario all’approvazione dell’Atto, non risparmia le critiche. Secondo lui, questo “non è affatto un atto dovuto, ma la conseguenza della delibera sul bilancio in cui si sanciva che i conti del comune di Catania non sono affatto in equilibrio, che siamo in dissesto e che anzi si fa dipendere il riequilibrio da condizioni future e incerte, condizioni che non è detto si verifichino”. Fra queste pre-condizioni ricordiamo: la presentazione del piano di risanamento da parte dell’Amministrazione entro 30 giorni, l’accettazione da parte dei creditori del Comune e la valutazione favorevole dell’organismo che deve sovraintendere alla verifica del piano. Monia Trigili