Prosegue il focus sulle amministrative del 5 giugno. SUD Press percorre, insieme ai candidati a sindaco dei Comuni del catanese che andranno al voto, i punti salienti del loro programma elettorale E' il candidato sindaco del paese ionico del Partito Democratico, spaccato a metà, che attraverso un nota ha comunicato la scelta di appoggiarlo nelle prossime amministrative. Una decisione che ha lasciato non poche domande sopratutto dopo la candidatura ufficiale di Tania Spitaleri, capogruppo del partito ma appoggiato solo da una parte di questo, oltre che dalla vasta coalizione delle cinque liste con cui si presenta. Vitale conta invece sull'appoggio di tre liste: i democratici per Giarre, Giarre nel cuore e Progetto per Giarre. Il contesto in cui Vitale, e gli altri, si candidano è particolarmente delicato. Il paese, dalle dimissioni dell'ormai ex sindaco Bonaccorsi, non è "governato" da nessuno e i cittadini si sentono abbandonati. "E' chiaro- ha detto a tal proposito il candidato- che le dimissioni di un sindaco rappresentano una ferita per la città e sono non solo il fallimento di un sindaco che getta la spugna perchè impossibilitato a lavorare, ma anche quello del consiglio comunale. Nessuno si aspettata una votazione così repentina, ma sicuramente quello che ci proponiamo è proprio di sanare le ferite." "La precedente amministrazione- ha poi detto Vitale, soffermandosi sul lavoro svolto dalla vecchia Giunta- si è occupata del risanamento finanziario, la penultima, la Sodano, aveva già presentato un piano di pre-dissesto e aveva quindi avvertito che nei conti qualcosa non tornava. L'amministrazione Bonaccorsi ha rimodulato e presentato un nuovo piano di riequilibrio, piano che è stato approvato. Non può essere definito tutto in modo negativo: Hanno istituito il Mercato del contadino, molto è stato fatto anche per le spese dei servizi sociali o per l'intervento sul piano regolatore. Però, a mio parere, il sindaco Bonaccorsi avrebbe dovuto occuparsi più della politica che dei conti." Il contesto in cui Giarre si trova non è certo dei migliori. Oltre alle improvvise dimissioni del sindaco, infatti, la città è costretta a vivere una profonda crisi non solo economica ma anche sociale e culturale. "Si deve definitivamente cambiare rotta- ha affermato a SUD Press Vitale- Le decisioni devono essere prese a Giarre e non da terzi, come è successo nell'ultimo decennio. La città paga scelte politiche non consone a quelle che sono le realtà locali e mi riferisco alla perdita dell'ospedale, del Tribunale e al depotenziamento di alcuni servizi. Questo è accaduto perchè altra gente ha difeso il proprio territorio a scapito di Giarre, che veniva e viene considerata come un campo da arare e successivamente mietere." "Al momento c'è una notevole disaffezione alla politica- ha proseguito il candidato- e nel paese cresce sempre più l'anti-politica. Bisogna invertire il senso di rotta. Noi abbiamo formato una coalizione, abbiamo tre liste e al loro interno i consiglieri comunali uscenti sono solo tre. Per quanto riguarda gli altri candidati invece, questi fanno parte di quella coalizione che chiamiamo >. Noi intentiamo rimotivare la macchina amministrativa e rigenerarla."